Quelli che
presentano libri a volte sono più bravi, più preparati, più interessanti dello
scrittore, del libro dello scrittore e del contenuto del libro dello scrittore
che presentano.
Un piacere
ascoltare quello che, loro suppongono, avrebbe potuto scrivere lo scrittore se
solo avesse saputo mettere giù le frasi.
Sono da
applaudire e infatti applaudo quando incontro fenomeni suddetti e loro sanno
che, senza alcun velina, dico loro:- Tu sei stato bravissimo oppure bravissima,
tu riesci a trasformare una zucca in carrozza, un foglio scritto in un
racconto-
Sono una
rarità, da proteggere da tanti, moltissimi presentatori che non sanno
presentare nemmeno i libri veri.
Come
presentano costoro, i non presentatori, i libri?
Ve ne
racconto alcuni di molti anni fa con protagonisti prestigiosi
Venne Annarosa
Macrì a presentare un libro e lo raccontò per filo e per segno, fino alla fine,
tanto che dal pubblico, non io, sorse voce:- No, fai rimanere il piacere di
leggerlo!-
Venne altra donna delle pari opportunità lametina, della
quale rimuovo sempre nome, non so perché, non lo ricordo proprio, e lesse lesse
lesse, fogli su fogli mentre Carofiglio ormai distrutto si allacciava e
slacciava scarpe e altra presentatrice le chiese alfine:- Tutti questi fogli
devi leggere?-
Terribili
presentatori che raccontano la loro vita, le loro idiosincrasie, la prossemica
e la domestica, terribili presentatori che annoiano e allontanano per sempre il
piacere del leggere non distinguendo una frase semplice da una complessa. Allungandosi in lungaggini inutili.
Terribili
presentatori asserviti al vuoto piacere di aver in bocca microfono oltre cui
dire che son davanti ad una Rosa o ad una Spina, ad un Nobel, un premio
qualsiasi, oppure al più grande romanziere del novecento italiano (del lametame),
così sentii dire io una sera da un imprenditore e protettore dello scrittore
che veniva presentato.
Poi domandano:- Sicuramente starà preparando il prossimo?-
Poi domandano:- Sicuramente starà preparando il prossimo?-
Molto bene
molto bene divertiamoci così se non fosse che "Da che parte sta il mare" noi
sappiamo che sta sempre dalla parte del potere e giammai del sapere.
Onore e
plauso ai bravi presentatori ai quali auguro di esser loro a pubblicare.
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