Stralcio da un romanzo mai edito.
Che terribile crudeltà!!!!
Che terribile crudeltà!!!!
Credimi, la cosa più crudele la vita mi vuole infliggere ogni volta che io
mi affaccio alla finestra a guardare un momento è questa risposta continua,
uguale e monotona.
Dalla nascita…
Evidentemente è così.
Comunque se ti posso essere utile mi fa piacere
Ma onestamente questo tuo arroccamento non mi facilita
Sarei felice se tu mi aiutassi a capire come mai io sbagli sempre, vero?
Te lo scrissi una volta in un post
Tutto si spegne da me
Scusami
scusami
Non voglio sapere chi sei, cosa suoni, stai tranquillo, non
so assolutamente nulla.
Stai tranquillo
E scusami
Per le domande
È che ho questo difetto
Sono curiosa di sapere come si vive
Come vivono i miei simili
Come é la vita fuori
Di chi suona, di chi canta, di chi vive
Certo esco anche io
Vado per le strade
Vado a mare
E faccio
un bagno
E poi guido almeno un po’
E ho anche qualche amica
E mi dicono che sono
simpatica
Ma poi
Ma poi
Ma poi
Luigi
La bambina, tu dici?, ma perché?
Questo dispetto proprio a me?
Ma perché debbo guardare sempre in giro stupefatta
Un carosello di incontri
Ed io non incontro
nemmeno la mia ombra?
Luigi
Riscusami
È un errore madornale
A me non è permesso
incontrare umani
Dalla nascita eh
Sarà stata una strega cattiva che accanto alla mia culla ha
sentenziato:
Sta piccina non incontrerà nessuno
Per quanto lei si applichi
Il mondo le sfuggirà
Per quanto lei adori conoscerlo
Il mondo di più le sfuggirà
Ci sarà un amuleto, un artificio per spezzare questo
incantesimo?
Lo voglio credere e da ora da questo momento non chiederò
più a nessuno come si chiami…
Figurati, Luigi, che una volta, nel reale, in un oratorio,
dove ballavamo ogni venerdì, io chiesi ad una donna:-Come ti chiami?-
lei mi rispose:-Perché
lo vuoi sapere?-
Ed io didascalica:-Perché così quando ti rincontrerò ti
saluterò chiamandoti per nome-
lei acida:-La
prossima volta te lo sarai scordato il nome.-
io inflessibile:-Io
non scordo, quell’altra mi ha detto il suo nome ed io me lo ricordo-
Ma non ne valeva la pena, Luigi, non ne vale la pena, vero?
Conoscere i nomi, i cognomi, i visi, le strette di mano… ma
no
mi libererò da questo
sortilegio
e leggerò a voi tutti
il muro che ho buttato
per conoscervi inutilmente