Coleotteri troglobi e specie relitte
Sulla home della casa editrice Exorma troviamo "Insetti delle tenebre di Tommaso Lisa, secondo capitolo della trilogia iniziata con Memorie dal sottobosco, è dedicato agli insetti del sottosuolo e agli habitat in cui vivono."
L'autore Tommaso Lisa è un appassionato entomologo, nel 2001 ha pubblicato per l’associazione francese “r.a.r.e.” il catalogo ragionato sui Cicindelidi della regione del Mediterraneo.
È dottore di ricerca in Lettere. I suoi studi di estetica vertono sulla “poetica dell’oggetto” del filosofo Luciano Anceschi, nella poesia italiana nella seconda metà del Novecento, da Montale alla nuova avanguardia. Ha scritto libri di critica letteraria su Edoardo Sanguineti e Valerio Magrelli.
In questo libro Tommaso Lisa nello studio di Paolo Magrini, di professione medico, appassionato degli abitanti dei mondi sotterranei, daranno un nome ad esoscheletri, ad identificare differenze.
Paolo Magrini perlustra il sottosuolo come un minatore con la luce fissata sul casco per vincere il buio. Entra in piccoli antri, come la Grotta dei Ghiri che si apre vicino ad un sentiero tra monte Morello e la Calvana.
"Che cosa sia una grotta, appare evidente, è in prevalenza un fatto di proporzioni: qualunque profondo anfratto o fessurazione del terreno può essere una grotta per un insetto"
Jacques Lacan definisce "il luogo dell'altro" il giunto tra simbolico e immaginario. Andiamo insieme a Tommaso e a Paolo in questo luogo dell'altro dove abitano insetti nell'incerta zona di confine tra passato e presente, tra mondo umano e mondo naturale.
Gli insetti vivono al buio, durano al buio. Il buio mantiene le forme. Antonella Anedda scrive ciò che può essere una domanda, leggiamo da Tommaso " Dove nascondersi dal pensiero che smette di rappresentare, mostrare, intrecciare, infeltrirsi"
Tommaso Lisa si sente un equilibrista su un filo senza inizio e fine, circondato dall'abisso del tempo, seguendo Paolo e il suo dono, un esemplare di Typhlotrechus bilimeki tergestinus. Un carabo troglobio. Una sottospecie conosciuta negli anni Ottanta del secolo scorso.
Come faccia Tommaso Lisa a farci appassionare a queste creature del buio è per me un mistero, eppure sembra lucente la sua passione e noi ne siamo illuminati.
Sarà perché Tommaso Lisa studiando gli insetti in realtà sta cercando di identificare noi stessi, sta osservando le piccole cose per evitare grandi cose, come era scritto in un esergo che lui aveva scelto, una citazione da Sweet Tuesday di John Steinbeck e che io trovo attinente.
Leggiamo nel Regno della Litweb gli Insetti delle tenebre di Tommaso Lisa, un regno molto vicino agli insetti, nel confine fra simbolico e immaginario, fessura della possibilità di vivere in qualsivoglia estrema situazione
Ippolita Luzzo