In Caciocavallo
di bronzo, Peppe Voltarelli, ormai tagliato cordone ombelicale dalle Nuvole pesanti, scrive della
realtà del suo paese. Materiale narrativo di base che la musica ha
trasformato.
Qui qualche
perla che ci ha regalato, appunti con in corsivo il mio rimuginare
Parla e racconta
questa sera, presso libreria, dei suoi studi.
Dopo il tecnico per geometri,
formativo perché si faceva altro e all'università a livello di...
Se sento
un altro livello, siamo negli anni settanta.
Ha scritto un libro.
L'uso sperimentale del dialetto, forse perché
non riusciva mai ad andare oltre. Ha scritto senza punteggiatura e la casa
editrice ha accettato.
Voltarelli dice che a 19 anni si è
accorto che era calabrese e che aveva un valore parlare dialetto, allora bastavano due calabresi per fare un gruppo, si dava per scontato che una mandria di bufali
occupasse Bologna. Nel bene e nel male. Forme spontanee aggregative intorno al
dialetto. Cominciano a suonare.
Espressione
di civiltà contadina mai finita, affermazione di una identità.
A Firenze
intanto lui scopre mutuo soccorso e solidarietà
Dice che
Loiero è un uomo di cultura, trovo questo appunto subito dopo, nnvestimento mediatico di riconoscimento della
Calabresità.
Nel bene e nel male... lui un simbolo, con un vestito caratteristico che tutte le comunità
calabresi ed emigranti nel mondo riconoscevano a prima vista.
Racconta come è stato usato in una colonna
sonora nel film Qualunquemente senza essere stato interpellato
Per smentire
ha scelto di fare lettera sui giornali
Quando ci
racconta di Pino Nano è simpatico
Dice dell'arroganza
di Pino Nano che diede sette esami in un giorno perché erano
facili e lui ha fatto canzone su Pino Nano
Trovo che abbia anche molto ragione
su
Comunità
calabrese che esiste dappertutto tranne che a casa tua, comunità di calabresi
nel mondo che ...
Contro la
commiserazione ok, contro la cultura del poariullo
Il
presentatore che non ha letto il libro, finora, dice che il livello della
scrittura è alto
E sente
Peppe non un calabrese ma un anarchico senza padrone. Peppe è un aedo ionico,
chi parla è professore di latino e greco
Sono Surrealisti i calabresi? Lui dice
lamentanti, ha ragione.
Solo due parole
sul gruppo che ha costruito e lasciato e che dai suoi parenti veniva
considerato un posto fisso.
Sono d’accordo
sul fatto che al sud se vali nessuno è disposto ad accettarlo e che tutti
cercheranno di annegarti, di seppellirti, di affossarti, sono d’accordo sul
lamento che è un ritornello,
comunque
quando sarò famosa, caro Voltarelli, io che, tu dici, presidio il sud, dove tu
non vivresti mai, perché ne hai paura, ne saresti impoverito, così ci hai
detto... Sappi che io ordinerò ai miei investigatori indagine a tappeto su
questo assurdo contrattempo che ti è favorevole. Auguri
Ho scoperto
da sola perché non mi sei piaciuto.
Non certo
per il lessico, oppure per la punteggiatura, non per la lettura poco suggestiva
ma perché non hai dato merito a chi ha collaborato negli anni ad Onda Calabra
Salvatore De
Siena e Il parto delle nuvole pesanti
Onda Calabra
Caro
Voltarelli che hai detto :- Ho fatto un gruppo. poi me ne sono andato-
mi sa che
hai esagerato un po'
Non credi
che senza De Siena e le altre Nuvole tu non saresti volato nel blu dipinto di
blu?
Post da
perfetta ignorante di cose tue ma ora so cosa non mi piace di te