Io l’avrei fatta così nel 2018: Letteratura nascente sotto l’ombra dei grandi
Ci sono moltissime rassegne letterarie, festival letterari e saloni letterari, caffè letterari e poi c’è la Litweb, un modo di stare nel letterario con una lanterna in mano, come Diogene, per vedere l’attimo nascente, il pullulare di nuove suggestioni. Tutto è stato detto, tutto è stato scritto, però cambia il modo di dire e di scrivere, a secondo dei tempi. Noi viviamo tempi apparentemente di libertà, di opportunità, eppure sono tempi confusi e abbondanti, e l’abbondanza non sempre sazia, anzi a volte disgusta. Nel desiderio di scegliere cosa leggere e cosa proporre sembra interessante fermarsi sul momento nascente di una letteratura scherzosa e profonda, divertente e consolante, di denuncia e civile, mai inutile.
Il grande fermento letterario dell’inizio anni 2000 fino al 2018 letto e incontrato sulle riviste nuove nuovissime di Caterina Arcangelo con FuoriAsse, FLR, di Alessandro Raveggi, di Antonio Russo De Vivo , Alfredo Zucchi, Luca Mignola, Andrea Zandomeneghi con Crapula, e Maria Rosaria Vado e Nando Vitali con Achab. Da” Achab” a “Crapula”, da Urban Apnea di Stefania (Dafne Munro) ed Emanuele ai consigli di Vanni Santoni agli scrittori esordienti. Scrivete e fatevi conoscere sulle riviste letterarie. E leggete le riviste letterarie , da “Verde rivista” a “In fuga dalla bocciofila”, Un vivacissimo scrivere vivente scuote le foglie, anzi i fogli di ciò che è il mercato letterario in mano alle grandi organizzazioni, ai grandi dell’editoria nazionale. Quello che giunge nelle librerie, nelle televisioni, nelle graduatorie di vendite è un prodotto a volte perfetto , però spesso privo di quella vitalità che hanno gli scritti sconosciuti, nati dall’urgenza di comunicare un senso, un disagio, una risata. Piccole e medie editoria di qualità cercano spazi, autori che faticano ad arrivare nelle librerie, mentre assistiamo ad offerta esagerata di prodotti spesso non letterari.
Sullo strapotere mediatico e di distribuzione dei grandi comparti editoriali si è molto discusso, vedendo confluire in un vertice sempre più ristretto ciò che riguarderebbe la libertà del narrare, dello scrivere. Sarà quindi questo il nostro un tentativo di dare spazio alla vita letteraria nascente lontana dai colossi editoriali, lontana dalle scuole di scrittura super accessoriate , una vita letteraria , la nostra, vicina al gesto semplice del narrare la vita nel difficilissimo spazio che non c’è. Nel tentativo di legare il nostro territorio al fermento nazionale, nella conoscenza e valorizzazione di autori che mai arriverebbero al sud, benché del sud.
Ospiti: Filippo La Porta Saggista e critico letterario Filippo La Porta, nato a Roma nel 1952, è un giornalista e critico letterario. Collabora con collabora con La Repubblica, il Corriere della Sera, Il Manifesto e numerose altre testate
Ha scritto vari libri di saggistica e critica, tra i quali: La nuova narrativa italiana. Travestimenti e stili di fine secolo(1995); . Tra i suoi libri più recenti Meno letteratura, per favore (2010) e Un’idea dell’Italia. L’attualità nazionale nei libri (2012). Roma è una bugia, Roma-Bari, Laterza, 2014
Indaffarati, Bompiani, 2016 Di cosa stiamo parlando? , Enrico Damiani Editore, 2017
È consulente editoriale e membro del comitato editoriale della Gaffi. Ha vinto il Premio nazionale Latina per il tascabile "La Bancarella" nella stagione 1997-1998
Fabrizio Coscia (Napoli, 1967) è scrittore, docente, critico letterario e teatrale. Collabora al quotidiano «Il Mattino» e alla rivista «Nuovi Argomenti». Come critico teatrale fa parte della giuria del premio «Le Maschere del Teatro Italiano» ed è docente in un laboratorio al Master di Cinematografia e Drammaturgia dell’Università di Napoli «Federico II». Insegna italiano e storia nelle scuole superiori. Ha pubblicato il romanzo Notte abissina (Avagliano, 2006), la raccolta di saggi narrativi Soli eravamo e altre storie (ad est dell’equatore, 2015, tradotto in tedesco), La bellezza che resta (Melville Edizioni, 2017, finalista al Premio Brancati 2017) e Dipingere l’invisibile. Sulle tracce di Francis Bacon (Sillabe, 2018). Ha scritto il saggio introduttivo al volume Henry James, Ore inglesi (Theoria, 2018). Alcuni testi tratti da Soli eravamo sono stati tradotti in inglese e pubblicati su riviste letterarie internazionali («Lunch Ticket», «Asymptote Journal»). È stato definito «uno dei critici e saggisti letterari più affascinanti di questi ultimi anni» (Massimo Onofri, «L’Avvenire»).
Simone Ghelli: Simone Ghelli è stato tra i fondatori del collettivo «Scrittori precari» (2008-2014) e caporedattore della rivista cinematografica «Close up. Storie della visione» dal 2009 al 2012.
Nell'ambito della critica cinematografica ha collaborato con le riviste FrameOnLine e i Quaderni del CSCI. Ha inoltre pubblicato due saggi (L'Atalante in Jean Vigo e La tradizione grottesca nel cinema italiano) e partecipato a varie pubblicazioni collettanee.
Per la narrativa ha pubblicato alcuni libri, tra cui le raccolte di racconti L'ora migliore e altri racconti (Il Foglio, 2011) e Non risponde mai nessuno (Miraggi, 2017) e il romanzo breve Voi, onesti farabutti (CaratteriMobili, 2012). Nel 2013 è stato inoltre tra gli autori selezionati per l'antologia Toscani maledetti edita da Piano B edizioni e curata da Raoul Bruni. Alcuni suoi racconti sono comparsi su varie riviste e siti letterari, tra cui Minima et Moralia, Nazione Indiana, Poetarum Silva, Cadillac Magazine, Verde, Altri Animali e Crapula.
Dal 2016 fa parte della redazione della rivista Cadillac Magazine ed è docente di scrittura creativa presso l'Università Popolare di Roma.
Romeo Vernazza: Professione architetto. Dal 1989 al 1996 è autore del settimanale satirico «Cuore». Coautore per Rai3 del programma televisivo “Porca Miseria” (1993). Ha pubblicato per Tempesta Editore i romanzi “Cenerentola ascolta i Joy Division” (2014), premio Microeditoria di qualità 2015 per la narrativa, “Vite a buon mercato” (2015), scritto insieme a Silvia Mobili e Paolo Vanacore, e “Quelli erano giorni” (2017), Menzione speciale a Microeditoria 2017; il libro illustrato “Teo e Miss Thanatos” (2015), con testi di Chiara Cazzato.
Paolo Di Paolo: Laureato in Lettere all'Università degli Studi di Roma I "La Sapienza", ha ottenuto un dottorato di ricerca in Studi di storia letteraria e linguistica italiana all'Università degli Studi di Roma III. Ha esordito nel 2004 con i racconti Nuovi cieli, nuove carte (Empirìa, 2004, finalista Premio Italo Calvino per l'inedito 2003). Nel 2003 è stato tra i cinque finalisti nazionali del Premio Campiello Giovani. Nel 2011 è uscito Dove eravate tutti (Feltrinelli, vincitore Premio Mondello, Superpremio Vittorini e finalista Premio Zocca Giovani). Nel 2012 ha raccolto in La fine di qualcosa. Scrittori italiani tra due secoli saggi e articoli sugli scrittori italiani contemporanei. Collabora con La Repubblica e L'Espresso. Conduce dal 2006 le Lezioni di Storia all'Auditorium Parco della Musica di Roma e collabora come autore a programmi culturali.
Del 2013 è Mandami tanta vita (Feltrinelli), finalista Premio Strega e vincitore del Premio Salerno Libro d'Europa[1][2] e del Premio Fiesole. Nel 2016 ha pubblicato il romanzo Una storia quasi solo d'amore (Feltrinelli), il saggio Tempo senza scelte (Einaudi) e Viaggio a Roma con Nanni Moretti (Bompiani).
Giorgia Lepore: Giorgia Lepore è archeologa e storica dell'arte, vive a Martina Franca e insegna Storia dell'Arte al Liceo da Vinci di Fasano. Ha pubblicato L’abitudine al sangue (Fazi 2009), I figli sono pezzi di cuore (E/O 2015) e Angelo che sei il mio custode (E/O, Sabot/age 2016).
Massimo Onofri: Massimo Onofri insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università di Sassari. Collabora con «Avvenire», «Il Sole-24 Ore», «L’Indice dei Libri del Mese», «Nuovi Argomenti». Ha pubblicato, tra l’altro, Storia di Sciascia (1994-2004), La ragione in contumacia. La critica militante ai tempi del fondamentalismo (2007, Premio Brancati per la saggistica), Recensire. Istruzioni per l’uso (2008), Il suicidio del socialismo. Inchiesta su Pellizza da Volpedo (2009), L’epopea infranta. Retorica e antiretorica per Garibaldi (2011, Premio De Sanctis per l’Unità d’Italia). Per Giunti, nel 2015, è uscito Passaggio in Sardegna. Passaggio in Sicilia, Firenze, Giunti, 2016 Benedetti Toscani. Pensieri in fumo, Milano, La Nave di Teseo, 2017
Peppe Millanta: pseudonimo , è un musicista di strada. Si vanta di aver avuto la carriera di avvocato più rapida della storia: 12 ore appena, giusto il tempo di abilitarsi, farsi le foto di rito e cancellarsi dall'Albo l'indomani mattina. Lasciata la carriera da avvocato si è diplomato in Drammaturgia e Sceneggiatura all'Accademia Nazionale Silvio d'Amico.
Vincitore di numerosi premi di narrativa e di teatro, nel 2013 fonda la band di world music “Peppe Millanta & Balkan Bistrò”, con cui si esibisce in numerosi festival in tutta Italia. Nel 2017 fonda a Pescara la “Scuola Macondo - l'Officina delle Storie”, dedicata alle arti narrative. Vinpeel degli orizzonti (Neo Edizioni 2018) è il suo primo romanzo.
Simone Ghelli: Non Risponde mai nessuno Edizioni Miraggi
Peppe Millanta Vinpeel degli orizzonti Edizioni NEO
Simone Lisi: Un’altra cena Edizioni EFFEQU
Elena Mearini Strategia dell’addio LiberAria Edizioni
Giorgia Lepore: Il compimento è la pioggia edizioni E/O
Fabrizio Coscia La bellezza che resta Edizione Melville
Romeo Vernazza: Cenerentola ascolta i joy Division Tempesta Editore
Elisabetta Bucciarelli La Resistenza del maschio NNE edizioni
Nicola Cosentino Vita e morte delle aragoste Edizione Voland
Pasquale Braschi Gli Indolenti Cicorivolta edizioni
Clara Cerri Venti posti dove non volevo andare
Alessandro Zaccuri Lo spregio Marsilio
Maria Antonietta Ferrarolo Il gattopardo spiegato a mia figlia La Nuova Frontiera
Leonardo Malaguti Dopo il diluvio Exorma edizioni
Smettere di respirare Tunuè , Vanni Santoni e lo scouting letterario
Francesco Giubilei Il pensiero conservatore Historica Edizioni
Pietro Criaco Via Dall’Aspromonte Rubbettino
Sonia Serazzi Il cielo comincia dal basso Rubbettino
Olimpio Talarico, Domenico Dara e Giuseppe Aloe, Nicola Fiorita con I Lou Palanca, Gioacchino Criaco, Giuseppe Girimonti Greco, Raffaele Mangano, Raffaele Tarì … Claudio Grattacaso, Patrizio Zurru…
Il Blog di Giacomo Verri, La rivista di Enzo Paolo Baranelli, Cabaret Bisanzio.
Nella letteratura nascente un ricordo di Alessandro Leogrande (Taranto, 20 maggio 1977 – Roma, 26 novembre 2017) Frontiera, Uomini e caporali, presentato da Giovanna Casadio con Nadia Terranova e poi altro importante incontro Romana Petri in un omaggio a Rocco Carbone, (Reggio Calabria, 20 febbraio 1962 – Roma, 18 luglio 2008,) nostro scrittore su riviste importanti come “Nuovi argomenti” autore di Padre americano e Per il tuo Bene, autore calabrese che non è più in vita ma continuerà a vivere con noi nell’ombra di quel fiore chiamato resistenza letteraria
Ippolita Luzzo