giovedì 22 gennaio 2015

Inconsapevoli



Il 2014 inconsapevole- Settembre

Ed anche questa è fatta- fece Tala, soddisfatta, poggiando il microfono di radio 204 la sera del 15 settembre.
Aveva parlato sciolta di umane responsabilità al ribasso, in quel luogo che è la nostra società, sempre pronti a scrollare sugli altri colpe e j’accuse. Un mondo in cui apparenza e sostanza navigano sulla stessa superficie, senza approfondire mai il senso e la ragione della notizia.  Era stata proprio brava, poi in collegamento finale aveva chiamato, senza più sentirla dalla sera del tredici, quell’idiota che aveva messo in contatto i due personaggi per realizzare la mostra, che era argomento della trasmissione.
L’aveva presentata come una Sgarbi in gonnella, una che parlava male degli altri, e poi, non dandole nessun spazio nel collegamento, aveva messo in luce quanto fosse imbranata, distratta, incompetente.
Ora a fine puntata poteva dirsi soddisfatta.
Avrebbe completamente ignorato questa inutile persona, non istituzionale, non capace di lavorare in gruppo, assente ai riti della sottomissione.
Buffa.
Buffa con quel cappello in testa sbilenco, buffa nel suo ridere tagliente, amaro e condannante.
Come se già sapesse cosa io farò- continuò Tala, infastidita, perché, piano piano, la soddisfazione di averla distrutta si rivelava poca cosa.
Certo non l’avrebbe rivista più, avrebbe buttato qui e là qualche osservazione malevole, ma di tutta questa sua vittoria non ne sentiva il gusto.  

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