Sul tavolo un panettone
farcito salato, carciofini, cipolline, olive, gusto mesciato col dolce, e
insieme un tè inglese pomeridiano.
Si parla di sacro.
Lui vuole farci credere che sia in quella fetta di panettone il sacro, gli sembra uguale a me che lo credo nell'ostia consacrata.
Lui vuole farci credere che sia in quella fetta di panettone il sacro, gli sembra uguale a me che lo credo nell'ostia consacrata.
Io reputo libero il nostro credere, se a lui
fa piacere pensar questo perché no?
Il sottile disprezzo con cui
però voglia lui sotterrare gli altri mi incuriosisce. Mi sembra la spia di un
malessere antico.
Vuole per forza far rientrare
nella categoria bigotta chi crede in un sacro diverso.
La Chiesa non è il sacro tra
noi, la chiesa è solo l’elaborazione che uomini hanno fatto con testi e con
prediche, con riti e processioni, eserciti e alleanze.
La religione, tutte le
religioni, si sono combattute, devastanti eccidi in nome di un Dio, che è per
tutti lo stesso, sempre unità.
Il sacro, quell’osso che
sedere ci fa, il Sacro, il divino che è in noi, per il quale seduti poi tutti
abbiamo studiato e pigiato, scritto e imparato, il sacro è una forza,
grandissima immensa, paura fa.
Il Sacro è possesso di anime
tutte, di unico e solo immenso sentire, un intero che assomma miliardi e unità.
Siamo calati nel sacro che è
in noi.
La chiesa, le chiese, hanno
catturato un universo di sacralità, non riconoscendolo, disdegnandolo, come
hanno all'inizio disconosciuto Lourdes
Noi, nel vissuto, viviamo di piccole cose, solo
riferimenti per non aver paura ogni dì di essere soli e senza senso ad
espletare cacca e pipì.
Di essere ciechi e non lo
siamo, di essere esseri senza un perché, di essere al mondo per un capriccio e
per un capriccio tutto si può.
Senza affetti e sacrificio, senza una vera testimonianza, senza nessun ascolto e attenzione.
Senza affetti e sacrificio, senza una vera testimonianza, senza nessun ascolto e attenzione.
Il sacro ha creato, creato
con noi, il bene e il male, la resurrezione, il riscatto e la grandezza di
essere umani.
Gesù, Natuzza e Padre Pio,
Bernadette e Edith Stein, semplicemente sono con noi, in ogni passo che
noi facciamo.
Difetti e miserie, splendori
e misteri, noi siamo con chi vuole un uomo grande che sia incarnato nel
consacrato non certo in una fetta di panettone.
Ma tu che pensi e bestemmi Maria, che pensi di essere il sole e la luna, che pensi solo tu
debba parlare, certo anche tu puoi avere ragione! Avrai il sacro nel panettone!
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