Giovanni
Boccaccio, nato all'inizio dell’estate del 1313 a Certaldo, già da adolescente andrà a
vivere alla corte del re e ritornerà a Firenze
nel 1340 rimpiangendo il mondo rutilante della reggia di Napoli, gli
stimoli culturali e le chanson de geste.
Roberta
Morosini, nata a Sarno, in provincia di Salerno, nei pressi di Santa Maria di Capua, più o meno, insomma,
campana come il re Roberto, di cui porta il nome, Roberta è professore
ordinario di Lingua e letteratura italiana presso la Wake Forest University in
North Carolina. Si occupa, fra altro, delle relazioni tra cristiani e musulmani nell'opera di Dante e Boccaccio nel contesto di studi del
medioevo mediterraneo. E’ co-curatrice di un volume su Sindbad mediterraneo.
Questa sera ci parla di “Penelopi in
viaggio ‘fuori rotta’ nel Decameron e altrove. ‘Metamorfosi’ e scambi nel
Mediterraneo medievale” Questo il sito dove trovare la relazione, una parte. http://escholarship.org/uc/item/3nd68932#page-31
L’altra
relazione, quella umana, è con noi questa sera, in una sala affollatissima ed
attenta, che partecipa con Roberta ad un viaggio per un mare periglioso, oggi
come allora, dall'altra parte del cancello, oltre le mura della città, un viaggio
da un altro punto vista sull'opera più raccontata del medioevo, Il Decameron.
Roberta
parla con il corpo, con i gesti, con le mani che le tremano, ci confida,
scuotendo e arruffando i suoi bellissimi ricci capelli, da araba perfetta, che è maggiore stasera la sua emozione di quando è in conferenze internazionali, come Abu Dhabi, forse per la caratteristica stessa dell'Uniter, associazione che ha per motto: Dare vita agli anni.
Ci rapisce lei, come i pirati rapivano
le donne, senza in lei nessuna violenza se non la cura e la preparazione, e ci trasporta per un mare letterario raccontato attraverso miniature raccolte a Parigi, a
Firenze e nei musei di oltre oceano. Ci fa vedere quello che non avremmo mai
visto. Il dettaglio.
Da una scena in una fiera di mercato, gioiosa, un assassinio si sta consumando più lontano…
Ci mostra
donne strattonate che volgono il capo versa la terraferma, Elena, e con il
corpo debbono però salire sulla barca, affrontare il mare della separazione…
Ci mostra
come sia il carattere e la decisione a salvar la vita nella scelta di chi decide
di non parlare per non svelar le sue origini ai cristiani
Nella storia
sanguinosa fra saraceni e cristiani, tanto sangue, troppo sangue, ed interessi,
scambi, truffe e un mercato globale, diremmo noi oggi, di schiavi.
Una lezione
sul dovere civile che un autore come Boccaccio sente, e civiltà sarà vivere
entro le mura perché fuori ci sarà la rapina, la violenza, lo stupro, e civiltà è
saper travestirsi, imparare e poi ritornare.
Ed il ritorno in un mare che ci vide noi, da Procida Ischia e Capri, andare verso la Tunisia ed ancora con Braudel tutti i popoli che lo attraversano morendo. Dalle donne agli uomini, una denuncia di tipo sociale su un mare che spazio di dispersione e divisione è, in una storia che è un fiume e ci trascina con i nostri detriti.
Ed il ritorno in un mare che ci vide noi, da Procida Ischia e Capri, andare verso la Tunisia ed ancora con Braudel tutti i popoli che lo attraversano morendo. Dalle donne agli uomini, una denuncia di tipo sociale su un mare che spazio di dispersione e divisione è, in una storia che è un fiume e ci trascina con i nostri detriti.
Noi poi questi detriti li
facemmo diventare studi. e questi studi a loro volta sedimenteranno altro, nella circolarità della trasmissione.
E nell'abbracciare e ringraziare Roberta del viaggio che ci ha regalato, voglio raccontare quel treno, stavolta e non una barca, dove Roberta stava seduta davanti a Peppino ed
a Costanza, coppia di sconosciuti con un libro in mano.
Costanza mi
ha raccontato spesso quel momento in cui il libro si mise a parlare, quasi, con Roberta e da lì poi la bella e proficua
amicizia che ha reso possibile a Lamezia un viaggio nelle immagini e nel
Decameron da sponda a sponda. E ritorno.
La letteratura legge e racconta la storia, così Roberta Morosini ci illustra le miniature medioevali sul Decameron di Boccaccio, con un libro in mano. il suo.
La letteratura legge e racconta la storia, così Roberta Morosini ci illustra le miniature medioevali sul Decameron di Boccaccio, con un libro in mano. il suo.
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