In periodo di angeli che annunciano la venuta del Cristo Redentore mi trovo a parlare di altre ali, le ali di Colomba, una delle protagoniste del libro di Emilia, Potrebbe trattarsi di ali.
"La vita è diventata un rocchetto di legno intorno cui si arrotola sempre lo stesso filo e sempre nello stesso modo, formando ogni volta lo stesso disegno a losanga che sembra quello di un pavimento dilatato."
Così succede che "Colomba legge e si tocca la schiena. Da qualche tempo vive con un dolore sommesso, cronico, non troppo forte ma neanche troppo lieve. È convinta provenga dalla tumefazione che sente sotto le scapole, grande come una manciata di fango. Presto farà una visita al centro, pensa, mentre tira la cagna vicina al piede."
Conosciamo Colomba
"Lei ha il nome della nonna paterna, Colomba Maria. In casa, però, è da sempre Beba. Sua madre era brava a trovare nomignoli, e Colomba è rimasta Beba, anche ora che ha cinquantacinque anni e quel appellativo comincia a essere piuttosto breve per la sua età.
Vuoi che t’inizi a chiamare Colomba proprio adesso, che non hai mai volato in tutta la tua vita? Le aveva chiesto crudele, il marito, e i figli avevano riso con lui. Era stato a Ferragosto, mentre sul terrazzo al mare mangiavano linguine con l’astice.
E se avessi ali nascoste?"
Alcuni momenti dopo...
"Ma lei sente che potrebbe trattarsi di ali, quando la schiena comincia a bruciare.
Le sente annunciarsi con un prurito violento, come se tentassero di sbucare dalle ossa facendosi spazio tra la massa muscolare. Ne avverte il frullo la sera, prima di addormentarsi, come un arpeggio lieve tra le scapole. E ne ha quasi la prova, quando si guarda allo specchio il mattino e porta le dita della mano su due piccolissimi avvallamenti seguiti da due bozzi." e mentre Colomba trova un amica anch'essa con le ali noi leggiamo il secondo racconto e incontriamo Camillo senza una mano.
Sono racconti tristi, racconti di mancanze, racconti Fuori misura, come quello di Agnese,"Io sono uscita fuori misura. Sono andata oltre ogni immaginazione genetica in quanto a formosità. Sono over, come un soufflé che, fidando nella capacità contenitiva del ruoto, ha debordato dal forno"
Le cose accadono "Come si fa a dire se. Le cose accadono quando è il momento loro, come per i frutti maturi, che se non li raccogli in tempo sfracellano a terra. Me lo ripeto, a volte senza convinzione.Perché invece le cose capitano soprattutto quando le aiutiamo a diventare.
"Ogni storia è fatta di almeno due storie, una in primo piano e una, più intima e personale, nel fondo: era quella a venire via via in superficie, era quella la matrice del racconto."
"È il protagonista della storia che andiamo a raccontare, che agisce, pensa, soffre, ama, che nella sua ordinarietà ha una qualche qualità straordinari"
"Potrebbe trattarsi di ali" la raccolta di racconti di Emilia Bersabea Cirillo al femminile di una narrazione intimistica, come si usava un tempo, al tempo di una narrazione piana e discorsiva, trova lo spazio fra conversazioni letterarie di una casa editrice L'Iguana, tutta al femminile.
Potrebbe trattarsi di ali eppure non lo saranno però nel periodo degli angeli sarà augurale.
Ippolita Luzzo
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