20/03/2015
La
differenza fra Giancarlo Paola e i Volo, al Bar Del Popolo
Il successo
è una questione di incontri.
Ed i Volo incontrarono bene.
Tutto qui. La bravura
poi sarebbe espressione di personalità che i Volo non hanno, per ora. Parere
mio, dopo averli ascoltati in un filmato a Sanremo, vittoriosi. Interrogato
Giancarlo, sui Volo, mi disse,
educatamente, che loro hanno dei bei timbri vocali e che su questo registro
musicale fanno pop.
Io invece
posso dire che hanno intercettato la macchina che tutto macina e sono stati creati per dare un prodotto
confezionato a discapito di ogni individualità. Così come succede per libri,
film, arte, nel terribile mondo omologato e conformato.
Tutta
un’altra storia ascoltare stasera Melodie e Racconti.
Romanze,
Arie d’opera e canzoni dell’ottocento insieme a poesie di autori calabresi al caffè letterario del
Bar del Popolo in via Eroi di Sapri a
Lamezia Terme.
Il Bar del popolo dal 1960, quindi storico,
aveva saletta, ex sala da gioco
riconvertita da un anno al piacere delle arti con progetto europeo di
riqualificazione dei centri storici, offre lo spazio, gratuito, per lettura di
libri, ascolto di musica, come succede nelle città vere. Fra gli ospiti in
questo anno Pasquale Guaglianone, giornalista, corrispondente da Buenos Aires
di Rai Italia, la rete internazionale della Televisione Italiana.
Intanto che
prendo appunti Giancarlo prende la chitarra e
inizia con negli occhi la luce
della passione
Da un mio
post precedente prendo queste annotazioni
“Giovanissimo, Giancarlo è tenore, conseguito diploma in canto
nel 2013.
Modi
garbati, e misurati, insieme fanciullo, perché felice.
Felice di stare a suonare e cantare e recitare per noi “La donna è mobile" " A Spuntunera" " Mattinata" ” Libiamo ne' lieti calici” il brindisi in tempo di valzer del primo atto della Traviata di Giuseppe Verdi
Felice di stare a suonare e cantare e recitare per noi “La donna è mobile" " A Spuntunera" " Mattinata" ” Libiamo ne' lieti calici” il brindisi in tempo di valzer del primo atto della Traviata di Giuseppe Verdi
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Giancarlo
non è solo un bravo tenore, ma anche un fine dicitore, ha letto con voce pulita
e con partecipazione, a volte ironica, a volte incuriosita, i racconti di
Saverio Strati, ”Gianni e la zappa”,” Il Prete e la pioggia”, “ Il contadino e
le fate” racconti scelti da lui, per dirci che nessuno deve scordare le sue
origini, nessuno si mette d’accordo per un benessere generale e nessuno è
felice se non si accontenta e non smette di chiedere.”
Domando come mai abbia ripreso il primo verso di un
canto popolare e lo abbia ripetuto alla fine, come sempre faccio anche io nei
miei post, e lui mi risponde che gli piace chiudere un cerchio, ritornando
sulla strofa con sua personalissima
aggiunta.
Questa io
credo sia la differenza fra chi è un prodotto e chi aggiunge sempre qualcosa di
sé stesso. Per il successo poi
aspettiamo la Clerici!
Ippolita
Luzzo
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