Leggere per
vivere
Fra le
funzioni fisiologiche necessarie al vivere Leggere non viene citata.
Grave
dimenticanza è. Mangiare, dormire, respirare, eliminare le scorie, e bere, bere
acqua, l’acqua fa bene, e poi leggere
no?
E a che ci
servono quelle funzioni se non per leggere? Mi sono spesso fatta questa domanda
io facendo del leggere una delle
pochissime funzioni piacevoli per il mio
organismo.
Voi mi
direte che Leggere è
stata una conquista recente nella storia. Leggevano pochissimi fino al secolo
scorso, leggono ancora pochissimi in questa nostra epoca bombardata di immagini
senza riflessioni, al tempo degli analfabeti funzionali e che costoro vivono lo
stesso? Vero. Ma
“
analfabetismo funzionale si designa l'incapacità di un individuo di usare in
modo efficiente le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della
vita quotidiana. Quando si è analfabeti, non si è per nulla in grado di leggere
o scrivere, vero? Quanti si facevano leggere le lettere, una volta! In
contrasto, chi è funzionalmente analfabeta ha una padronanza di una base
dell'alfabetizzazione (leggere e scrivere testi nella sua lingua nativa), ma
con un grado variabile di correttezza grammaticale e di stile. In breve, quando
sono posti di fronte a materiali stampati, gli adulti funzionalmente analfabeti
non possono svolgere compiti fondamentali come riempire una domanda
d'impiego, capire un contratto vincolante, seguire istruzioni scritte, leggere
un articolo di giornale, leggere i segnali stradali, consultare un dizionario o
comprendere l'orario di un autobus. E non dovrebbero votare!”
Quindi
Leggere è ancora una azione di lusso, in dote a pochi che sanno cosa leggono,
che comprendono il testo scritto, che sia una lettera oppure un divieto, una
ordinanza oppure un bugiardino sulla scatola di un medicinale.
Leggere è
una azione visiva ed immaginativa. Vediamo scorrere sotto i nostri occhi parole
legate in frasi, in periodi, in costrutti lessicali e intanto noi costruiamo
con quella lettura immagini, situazioni e paesaggi come registi.
Ognuno di
noi è il regista del testo che sta leggendo.
Sappiamo così bene dirigere e dare le parti ad attori che, spesso, il
nostro film è sempre più bello di quello che vediamo al cinema, quando il
romanzo letto viene portato sullo schermo.
Viviamo poi
il testo, leggere un fumetto, Superman e siamo noi, Superman, immedesimazione,
altra splendida attività della lettura.
Regia,
sceneggiatura e poi interpretazione. Chi di noi non è stato Tex, oppure Elizabeth di Orgoglio e pregiudizio?
Nella storia
infinita, romanzo per ragazzi di Michael
Ende, che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo, il protagonista è un bambino del
mondo reale, Bastiano Baldassarre Bucci, che, leggendo un libro sul Regno di
Fantasia, si ritrova progressivamente coinvolto negli eventi del racconto.
Diventato anche lui parte di Fantàsia, Bastiano aiuta Atreiu, giovane guerriero
del mondo della fantasia nel tentativo
di salvare il regno e dovrà infine trovare un modo per ritornare nel mondo
reale.
Stiamo
infatti tutti nei romanzi che ci rapiscono. Non tutti i romanzi posseggono
questa magia. Solo i libri magici come Il libro selvaggio di Juan Villoro…
Un mondo che
non avremmo conosciuto mai se non lo avessimo letto! Sia nella forma narrativa
che in testi Geografici, L’atlante, sfogliato e risfogliato, Testi scientifici,
la cellula, Testi naturalistici, i Fiori, La fauna. Libri e giornali, Fumetti e
settimana enigmistica. Testi di ogni formato. Il grande libro della matematica,
dei numeri, dei triangoli, dell’architettura. E sopra tutti il Dizionario. Non si può fare a meno di
leggere il dizionario
Come sarebbe
stata povera, piatta ed inutile la nostra vita se non fosse stata sollevata dal
quotidiano e trasportata nel mondo della conoscenza e della lettura! Quale noia
sovrumana ci avrebbe afflitto per giorni e giorni se non avessimo avuto in mano
I ragazzi della via Paal nella nostra infanzia? Con quale libro avremmo lenito
i nostri mugugni, le incomprensioni e le ingiustizie subite nell'adolescenza?
Come avremmo immaginato il nostro amore se prima non lo avevamo letto? E come
avremmo vinto la pigrizia di metterci in gioco se Oblomov non ci avesse
ammonito che avremmo perso tutto restando immobili a fantasticare?
E di cosa
potremmo parlare con gli altri se non delle letture fatte? Siamo tutti
ignoranti delle letture che ha fatto un altro! Ed ogni volta, spesso, che una
persona mi parla di un libro che io non ho letto, sento una mancanza, una
terribile povertà, e mi ripropongo che dovrò conoscere quel libro, quell'autore. Impresa sovrumana perché non si può esaurire la conoscenza degli
innumerevoli romanzi.
Comunque una
conversazione sempre viva rimane…
Beh certo,
alcuni parlano di pettegolezzi, magari così per distrarsi, ma a me annoia
sapere le corna, oppure le malattie, oppure se ha cambiato auto tizia o caio,
invece voglio sapere cosa legge, se le è piaciuto e perché, fosse anche un
semplice giornale oppure un trafiletto. Che poi io adoro le cartoline di
Barbato, La Stanza di Montanelli, La bustina di Minerva…
Una volta ho scritto che Io non saprei
immaginare la mia vita senza leggere. Senza scrivere invece posso. Senza
leggere impossibile.
Mi ha risposto Martin Angioni così: Tutti lo dicono. Me lo disse la prima
volta Saverio Vertone nel 1985. Poi l'ho sentito ripetere non so quante
volte... è così per tanti
Io ribattei:
Per tanti che abbiamo trascorso i nostri giorni leggendo, questo sì. Diciamo di
aver casa invasa di libri, letto invaso, comodini con cataste di libri. Vero è
Ho una
concezione animistica della lettura, come azione vivente. Quindi per me i libri
vivono, parlano, si muovono e si spostano per incontrarsi tra di loro. Non
parliamo poi dei personaggi! Escono dal libro e si siedono al tavolo affollato senza
commissione nelle commissioni per gli affari zoppi del senato. Un tavolo molto
chiacchierato
Leggere è
vivere perché relazione è. Scrissi due
versi per dirlo
Ti presto un
libro/La lettura musicale della relazione con tutti voi, con tutti loro, con i
miei simili./Una avventura da osare insieme/la lettura/poi scherzarci su,
chiacchierarci su, ridere e mescolare fatti miei fatti suoi fatti vostri/Ti
presto un libro... me lo restituirai?/A volte no, a volte sì./Lo ricomprerò./Uno
spartito musicale che sarà suonato da me e da tanti su tasti di pianoforti/ di
pianole/di pc/uno spartito suonato suonato suonato/stonato o meno/che
melodicamente intreccia e intesse cori antichi a moderni lai/scrivendo
scrivendo piccine invidie e desueti languori./C'è chi si relaziona agli altri con un portafoglio, chi si
relaziona con un palazzo, con un gelato/io con un libro/tramite e passaporto
verso il tuo mondo, il vostro mondo/il mondo delle frasi fatte e rifatte con il Perlana... sempre nuove!
Dopo tante
letture
Una volta
tentai di scrivere la biografia di uno scrittore, avevo letto tanti suoi
racconti inediti e nella parte conclusiva io stessa argomentavo quello che
dicono tanti e cioè che leggere è vivere, scrivere vien dopo, dopo la lettura.
Chi non legge come fa a scrivere?
Una
biografia di un scrittore, un tentativo di tracciare le suggestioni che lo hanno spinto a scrivere
- l’amato Baudelaire il canto eterno del viaggio, dell’andare per vedere, il
canto di Ulisse, il canto errante di
tutti noi sperduti con gli occhi nell'immensità. Baudelaire -
Goethe, il mio doppio, lo stesso cielo, immodesta ma dico immodestamente lo stesso sentire-la ricerca
dell’assoluto nella molteplicità dei rapporti - Pirandello –Uno, nessuno e
centomila -a ciascuno il suo
Montagne, scaffali,
tavoli di libri, sfogliati, amati, prestati, perduti.
Libri che
faranno altri libri, che si moltiplicheranno, perché sono cresciuti in noi e vorranno vivere prepotentemente. Come il soffio vitale si fa largo anche nella costrizione.
Come un raggio
di sole .
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