La storia
thriller raccontata da Paolo Grugni a 70 anni dal Processo di Norimberga (20
novembre 2015). Un criminologo sulle ossa della Germania. Indagine su una
cattiveria senza fine. Il male abita nella Foresta Nera.
Ho letto
questo libro in anteprima. Uscirà nelle librerie il 22 Ottobre.
La fiducia
impegna- lessi da Gianna Manzini. Ritratto in piedi. Ed ogni volta spero di
essere all'altezza della fiducia che autori e case editrici mi onorano, permettendomi
di leggere prima.
Doppia
emozione oggi perché sembra ben inventata ma è successo così.
Nel giorno in cui leggo thriller di Paolo Grugni e guardo Melville, casa editrice con il suo bellissimo logo, la balena, Moby Dick, mi arriva il libro di Angelo Tolomeo "La balena ed altri cetacei". Sono straorzata nei mari del polo, e Tra le righe Libri di Andrea Giannasi. Suo il monologo sulla cattiveria nei campi di sterminio che poi è la trama del libro di Paolo. Incredibile e nel leggere il
Thriller che sarà sicuramente letto da tanti altri so che la storia ha sempre bisogno
di essere raccontata per non dimenticare il male e le idee sbagliate che lo
giustificano. Idee che vengono imbellettate e fatte passare per ottime, in ogni
epoca, da chi detiene il controllo dell’informazione e della forza.
Dal racconto,
narrato con stile nitido e chiaro, io
estrapolo momenti di quotidianità come “Crema
di zucca coi semi di lino.” Oppure “Trascorse la mattina cercando di finire un
saggio sulle grandi menti criminali che il suo editore aspettava gli
consegnasse da mesi.” Per poi passare ad una terribile organizzazione che attraversa tutto
il racconto.
“L’Edda che da una raccolta di racconti e di carmi composti
in Islanda intorno al XII secolo fu poi ritenuta la fonte principale della storia dei popoli Germani per ricercare le origini della razza
pura, perfetta ed esser loro discendenti di
antichi dèi pagani, il che avrebbe giustificato la supremazia politica e
spirituale sul mondo.” Gente inferiore, dunque, questi tedeschi… “Per cui mi
domando, alla luce dei fatti che hanno coinvolto Amazon, se la Germania è
veramente cambiata. “Vuoi dire che dietro la facciata democratica, pulita e
perbenista, siamo ancora nazisti?”
Jerzyck, il professore che si interroga, passeggiò per la città stando attento a dove
metteva i piedi. L’umanità era uno dei suoi spettacoli preferiti, una
variazione infinita di soggetti e di incroci che formavano la Storia della
vita. La Storia, era la storia di tutte le storie, le assorbiva una per una
dentro una massa in eterna espansione. Si domandò che fine avrebbe fatto la
sua. Allo specchio. Ma quello che lo colpì era trovare per la prima volta segni
d’invecchiamento. Non era più lo stesso, si stava trasformando in un altro, un
altro che era già dentro di lui e con gli anni avrebbe preso il sopravvento. La
sua immagine riflessa gli ricordò Lacan: ‘Io è un altro’. Si rese conto che
andava aggiornato: ‘Io è un altro. Ma l’altro non è io’. Comunque la girasse,
la conclusione rimaneva la stessa: la vita era una malattia che portava alla
morte”
““Chi è
stato torturato rimane torturato.” Jean Améry
Il libro
apre con una dedica a Jean Améry e continua sul chiederci una continua
vigilanza perché “I nazisti hanno perso
la guerra, ma noi stiamo perdendo il
dopoguerra.” Simon Wiesenthal”
Comincia e
finisce con due frasi di Wiesenthal il
libro.
“Mi viene in
mente quello che affermò una
volta il vostro amato Wiesenthal: la verità ha il curioso modo
di venire a galla nei momenti più inopportuni.
Ma ora la
verità posso anche smettere di tacerla, la saprai comunque tra poche
settimane.”
E ritorno al
protagonista ed all'autore con questa seconda giornata del libro.
Jerzyck si
trovò di fronte una mattina di inizio settembre da ricordare,
una di quelle in cui la Germania ti entrava nell'anima e sapevi che
quella era la tua patria e che mai l’avresti potuta scambiare
con un’altra. . Anche se viveva in mezzo a un popolo che non aveva mai capito i
suoi poeti, era in giorni come quello che era orgoglioso
di essere tedesco. Dietro le barriere erette contro le dolorose variabili delle
propria biografia, c’era un uomo pronto a cambiare per arrivare un giorno a comprendere
tutto quello che gli era sfuggito e perché. Che sapeva essere tanto, sperava
solo non fosse troppo e troppo tardi.”
Paolo Grugni
(Milano, 1962), germanista, oltre a Darkland, ha pubblicato sette romanzi: Let It
Be (Mondadori, 2004), Mondo serpente (Alacrán, 2006), Aiutami (Barbera, 2009),
Italian Sharia (Perdisa Pop, 2010), L’odore acido di quei giorni (Laurana,
2012), La geografia delle
piogge
(Laurana, 2013), L'Antiesorcista (Novecento, 2015).
DARKLAND
Il male
cerca l'oscurità e odia la luce
Melville
Edizioni
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