Inquinarte
Aracri
Lo scatto in
più che imprime una immagine in mutazione. Mentre già se ne va. E mentre tutto
si allontana i colori si dilatano e si sfocano, le figure si sovrappongono, il
reale si dilata con tutto il languore di esser stato. Lo stato delle cose. Che
non stanno eppur ci stanno con il muoversi mentre l'uomo fa un click per
fermare, per prendere solo un attimo. E tutto un attimo diviene. Foto che
scappano via da noi, offrendosi nella intimità di un racconto. Loro parlano con
te. Parlano di te, parlano e tu sai che fai parte insieme a loro di quel click
che un autoritratto fece. Se dico selfie, sarebbe come voler per forza
avvicinare selfie senza nessun carattere con foto ignoranti imperfette
irregolari ma con personalità
Dalla
stazione di Lele, ultima foto scelta, scambio binari e viaggio continua con
mezzi volanti. Su mongolfiere. Dall'alto il mare e il cielo si scambiano i
posti, negli alberi due soli curiosi ci sono, due soli sul mare e nel doppio
sfocato del vero e del falso tutto diventa una avventura. La nostra avventura
in foreste fuggenti, mare schiumante di rabbia continua, una curva e uno
Spappolamento. Basteranno gli ombrelli soli?
Un orologio
vorrebbe parlare al viso dell'uomo che vorrebbe certezze. Vorrebbe dir che
questa è l'ora. La ventunesima ora! Solo un film?
E mentre
suoniamo musiche che dovrebbero lenire le paure, il ricordo, il niente che non
vogliamo sentire, e mentre suoniamo felici e immemori se incontriamo uno
sguardo vicino e fraterno dimentichiamo tutte le infanzie e riprendiamo a
risalire nel vento nei venti fra alberi che anche loro invidiosi fuggono via al
nostro passare
Sono storie
bellissime
21 grammi è
il peso ipotetico che perdono i corpi esalando l’ultimo respiro.
Il peso del
fiato
Anima è
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