Dal posto di
comando
Puoi dire
qualsiasi sciocchezza, puoi scrivere romanzi, diari, biografie, dal posto di comando l’applauso
è assicurato.
Dove si
trova il posto di comando?
Una mia
amica, scherzosamente ricorda aneddoto. Un suo collega , primario ospedaliero,
soleva riflettere sul posto di comando dell’usciere dell’ospedale che, alzando
oppure non alzando, a mano, allora, la sbarra decideva chi dovesse o non dovesse
entrare quella mattina.
Un potere di
un attimo ma pur sempre un potere.
Se per puro
caso si fosse protratto oltre l’attimo sarebbe arrivata la forza pubblica a
mettere agli arresti l’usciere per abuso di potere!
Il posto di
comando non è quello dell’usciere.
Il posto di
comando sarebbe del dirigente ASL, ASP, APP, Dirigente di chissàcchì, dirigente oppure
figlia, moglie, marito del, della, dirigente.
Dirigere
vuol dire stare al posto di comando? Questo non si sa, sarà quel che sarà. Sempre che sarà, sarà...
Al posto di
comando si può essere inefficienti, i tuoi sottoposti parleranno male di te
in privato, ti aduleranno in pubblico.
Si può essere
scrittori, i tuoi pazienti compreranno il libro, voteranno il tuo programma, ti
batteran le mani.
Il posto di
comando non prevede che tu, standoci seduto, possa mai vedere e sentire non quello che dicono di te, che facile è, ma
quello che tu dici.
Dal posto di
comando infatti solo ovvietà, perché se stai al comando solo per comandare sei
già un ente senza esistente, un semplice apparato del sistema!
Anni lontani, si sapevano queste cose, ora non si sanno più-
La devo finire di farmi galleggiare in testa pensieri che non son di moda.
Applausi per tutti quelli che al posto di comando stanno già, a quelli che ci starranno e a quelli che sono per andarci... applausi
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