lunedì 15 ottobre 2018

Zeig Martino Ciano

Zeig "Invochi la morte, ma in fondo vuoi esistere ancora per un po' e, mentre la luce del giorno è ancora forte, tu già sai che la morte porterà scompiglio. Che farai?
"Che fare?" fu scritto da Lenin all'inizio del secolo scorso, trattava i temi della politica, dell'economia, del lavoro, della sottomissione.
Lo avrò studiato per un esame universitario, insieme a Stato e rivoluzione. Erano questi i testi universitari degli anni settanta. Una analisi scientifica della trasformazione dei movimenti storici. La forza lavoro, disumanizzata e usata, dai campi alle fabbriche ed ora ai call center, alle serre, nei barconi, come merce di scambio. La fabbrica, la grande fabbrica, vista come la soluzione, vista come la fata che il futuro radioso porterà.
Azzurro futuro avvelenato, in un avvelenamento di pensieri, di aria, di cibo, di terra, di rapporti
" Si partiva, cercando il senso quotidiano verso la fabbrica. Senso... che forse stagnava come il sudore." 
Ed è un senso che non è.
Nella storia raccontata da Martino Ciano il protagonista brinda all'assunzione e al primo stipendio, lui pensava che il lavoro in fabbrica lo avrebbe sottratto alla povertà. Marselo era stato assunto come addetto al reparto pasta. "La campanella gracchiava. Era finito il turno." 
"In vita non si è né eroe, né padrone" sembra una cronaca, un vero reportage sullo stato del lavoro in questi giorni, il romanzo di Martino, se lui non avesse premesso che no, non è così, bensì una sua immaginazione. 
Noi però non possiamo più immaginare, la realtà supera qualsiasi distopia immaginata, così ci troviamo a leggere quello che ci passa davanti nella tristezza di un quotidiano ridotto e desertico.
C'è una cosa desolante a cui sembra nessuno riuscirà a trovare soluzione, in questo andirivieni storico ed è proprio la mancanza di relazioni, ed è il potere di riunire e di raccogliere sotto una idea per cui lottare  "d'un volgo disperso che voce non ha"
 Colpaca  esiste nelle nostre città.
Zeig di Martino Ciano
Ippolita Luzzo 

Martino Ciano lavora presso l’emittente televisiva Rete3Digiesse, scrive racconti e collabora con Satisfiction, Gli amanti dei libri, la rivista letteraria Euterpe e il blog Zona di disagio 

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