L’adorazione 2011
Uno dei più ancestrali
sentimenti umani. Siamo nati per adorare. I popoli primitivi adoravano i
fenomeni naturali che non si sapevano spiegare e dei quali erano terrorizzati.
Gli uranti adoravano i
lunatici, gli epilettici, i deboli di mente perché diversi.
Si adora infatti il diverso
da noi, irraggiungibile, si adora nella sfera del sacro un dio.
L’adorazione è libera aperta,
non presuppone il possesso, è poligama, generale. Tanti, molti possono adorare
uno stesso soggetto, un totem, una statua.
Gli intellettuali
adorano studiando l’oggetto ed
utilizzando le loro menti, il popolo adora facendo sacrifici e danze tribali,
offrendo e offrendosi al dio.
Rido mentre scrivo. E’ solo
un gioco.
Naturalmente nella seconda
fase dell’adorazione esiste la
possibilità, se l’oggetto è un essere
animato, di essere se stessi con l’altro e che dall’adorazione si passi alla stima, al rispetto, all’apprezzamento di
un essere umano.
Mi sembra di essere in questa
seconda fase, dopo tanto volare dopo il rosa,
dopo il
celeste viene il verde.
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