giovedì 27 novembre 2014

Consuelo Nava_ Da Braudel a noi




L’oro del Mediterraneo  tra natura e mito
Da Fernand Braudel a noi
Spezzoni di un mio post del 25 Aprile 2013

Dal panorama al paesaggio
Guardare il mondo con lo stupore, con il desiderio di sapere dove abitiamo.
Connotare il nostro mondo, il nostro paesaggio di emozioni, dice l’urbanista, fa la differenza fra panorama, semplice descrizione geografica, e paesaggio, luogo di anime, luogo vissuto dalla storia.

Una storia antica.
 Da Zeus, figlio di Crono e  Mnemosine, la memoria.
Da questo amore nacquero le Muse
Da questo amore nacque il piacere di raccontarsi
Nacque il mito.
Nacque il Mediterraneo, un mare che sta in mezzo alle terre, fra l’Europa, l’Africa e l’Asia.
Tre continenti.

Braudel

“ Il Mediterraneo. Lo spazio la storia gli uomini le tradizioni”
 tutto è attuale e insieme defunto e tuttavia vivo

Braudel  ha dedicato al nostro Mediterraneo pagine di straordinaria poesia, da storico.
Il mare di Braudel, il mare di una storia che è in movimento, in un tempo immobile, il tempo  onnipresente.
Il mare  con le meduse, con le tante meduse,
l’ultima è stata raccolta sul litorale lametino in una passeggiata pochi giorni fa.
Velella Velella, una medusa blu cobalto, presenza in un mare pulito,
un idrozoo coloniale, massicce colonie aggregate, simili alle nostre aggregazioni umane.


In un auditorium che sembrava un mare.
Un mare di ragazzi, attenti e frementi, molto coinvolti e stupiti di possedere tanto oro quanto possa contenerne tutta la storia di popoli e popoli.
Un tesoro immenso
Il tesoro della conoscenza.
Vedranno questi ragazzi, con i loro occhi, le coste di cui si parla oggi, vedranno la bellissima Tropea e Capo Vaticano, vedranno la costa viola, e capiranno in un solo momento di appartenere al mare color del vino.
Il mare di Ulisse, il mare primordiale degli Enotri, il mare da dove arrivò l’ossidiana,
capiranno che nulla è perduto perché tutto stratifica nei nostri geni
dandoci oro, l’oro dell’acqua che ci fece nascere, dal mito di sempre,
 l’oro dell’acqua che ci fa vivere e viaggiare.

Mare sei dappertutto
Nel vento tra gli ulivi
Nelle vigne fra i pampini lucenti
odorano di mare  i letti delle spose
le cune dei bambini nelle case
c’è mare tra i capelli e sa di sale
il seno delle donne innamorate

questi i versi  di Pina Majone, dal suo ultimo libro ”Frontiera”, un inno al nostro mare.
Dallo Stretto

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