Caro Walter
Siti, resistere non serve a niente, ti direbbe Antonio.
Antonio,
incontrato stamattina in riva al mare, con un metal detector, mi spiega la sua
filosofia di vita.
Molti
cercano funghi, altri raccolgono lumache, lui va sulla sabbia del mare, con
cerchio magico, e trova oro, argento e mirra, mirra no, l’ho aggiunta io, lui
trova euro, in moneta.
Tutto quello
che viene perso, dimenticato sulla spiaggia, che il mare prende e restituisce
dopo la mareggiata nel sempre eterno movimento delle onde.
Mi mostra il
gruzzoletto della cerca mattutina, poco valore, in effetti, ma lui è felice,
ed insieme a lui due cercatori sono felici di trovare quello che altri hanno lasciato.
Antonio mi
dà permesso di mettere fotografia sul mio post, io applaudo contenta e mi riimmergo nella lettura di Walter Siti "Resistere non serve a niente" Premio Strega
2013, comprato per tre euro al festival Comics di Lamezia ieri sera. Non avrei
speso di più, ho abolito soldi nel mio regno da tempo, oltre gli spiccioli non
spendo più.
Così leggo
da stamattina, caro Walter, questo tuo libro che non è un romanzo, non è un
saggio, saggio lo diventa a pagina 247,
qualche pagina prima, non è niente, se non, a me sembra, un remake di I soldi in Paradiso
scritto da Anonimo, vero nome era Gianfranco Piazzesi.
Anche lì
stesso scenario apocalittico. Beh, lì avevano rapito una bimba per avere riscatto
da Agnelli, ma sempre denuncia del capitalismo era.
Il tuo
noioso racconto non è ironico, certo ben scritto, in un italiano piacevole, non
è satira, non è romantico, non è un'inchiesta, visto che tu taci sui nomi, sui
luoghi, e non fai denunce alla
magistratura, non è un romanzo e nemmeno
un dossier giornalistico che possa aiutarci a far luce.
Su cosa poi? Sul capitalismo piramidale? Scusami se ho studiato Marcuse e tutte le scatole cinesi e non, tutto il montare di una economia criminale già la conoscevo dagli anni settanta.
Scusami.
Su cosa poi? Sul capitalismo piramidale? Scusami se ho studiato Marcuse e tutte le scatole cinesi e non, tutto il montare di una economia criminale già la conoscevo dagli anni settanta.
Scusami.
Come hanno
fatto a darti lo Strega lo immagino, Serino ha svelato come si può vincere il
premio, tu avrai avuto gli amici giusti, probabilmente, visto che ti hanno confidato tanto.
Ora perché mai
te lo hanno confidato quel loro mondo di rose e candore?
Certamente
per darti l’onore di stringere addosso la vittoria allo Strega!
Strega
forever
Ippolita Luzzo
Ippolita Luzzo
2 commenti:
Mi sarebbe stato utile quando a circa sette anni nella sabbia della spiaggia di Lucrino (vicino Napoli) persi la chiavetta della ricarica a corda del mio piccolo carrarmato.
Fu una delle prima grandi delusioni della mia vita!
Enricoooooo
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