sabato 18 marzo 2017

Sebastiano Lo Monaco nelL'Ulisse

Tromba, sassofono, tamburo, orchestra, l’orchestra Sax in Progress dal Conservatorio Perosi di Campobasso, con Ulisse al teatro stamattina per le scuole. W le scuole che aderiscono a progetti di teatro e permettono ai loro allievi di seguire spettacoli così interessanti. W gli organizzatori che invitano le scuole e fanno seguire allo spettacolo serale una replica mattutina. Un evviva agli attori, ai musicisti, ai tecnici e a chi permette che sempre si avveri la magia del teatro. E in ultimo per esser primo W Sebastiano Lo Monaco nel suo continuo amare il teatro nel continuo raccontare il nostro testo mediterraneo. 


Non ho preso appunti e quindi vado a memoria raccogliendo i momenti sulla scena dove approda una barca con un uomo lacero, stanco, approda su un'isola, Itaca, e sa di essere infine ritornato a casa, dopo quel viaggio durato venti anni. Il viaggio della guerra di Troia, più e più volte raccontato nel nostro vissuto da sentirlo ora il racconto nostro, nella memoria dell'Odissea,  diretta da Franco Rosi e Mario Bava e interpretato da Bekim Fehmiu, nello sceneggiato televisivo del 1968  che io ho usato a scuola negli anni ottanta.
Qui il testo è di Valerio Massimo Manfredi, un testo quindi più vicino nel tempo eppure sempre aderente a quello che Omero cantò. Elena, Penelope, Athena, Achille, Menelao, il riassunto sarebbe superfluo. Con una musica scritta appositamente per lo spettacolo irrompono spesso gli strumenti ad accompagnare la guerra e la morte ed insieme i momenti più vanesi, l'arrivo dei Proci in festa.
Una orchestra che ha permesso la danza, il gioco, il sorridente e amabile fruire di momenti ilari, come se amando molto poi si rida per amare di più. Ed infatti abbiamo riso malgrado i momenti di grande dolore, malgrado le riflessioni su quanto sia insensata la guerra, su quanto sia terribile sapere di non poter più ritornare, su quanta malinconia opprima l'uomo nel saperlo. Eppure malgrado si sappia che morte sarà, malgrado Achille sappia, malgrado si sappia, ci deve essere qualcosa di più grande della stessa insensatezza e fa agire gli uomini in nome dell'onore, dell'amicizia, della dignità, dell'attesa, dell'amore. 
Applausi  
Ippolita Luzzo   



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