domenica 26 giugno 2016

Trame Festival a Lamezia

Da Emanuele Fittipaldi e suo libro "Avarizia" a Gioacchino Criaco " Il salto zoppo", dal film W la libertà a Slurp di Travaglio, segno gli appuntamenti che sono riuscita a seguire nella edizione con sei dita di questo duemilasedici. Sei dita, dice l'artista, perché è la sesta edizione e, siccome immagino tante altre edizioni, il pensiero di una mano a dieci dita mi incuriosisce un po', ma credo che, a quel punto, si ritornerà alla mano tradizionale e due mani insieme basteranno.
Trame porta a Lamezia in prima serata, il 15 giugno, Roberto Andò, con una scelta di suoi film da vedere quasi allo scoccar della mezzanotte. Riesco a vederne due soli, W La Libertà, tratto dal suo libro"Il trono vuoto" vincitore del Campiello 2012, che consiglio da leggere, e Le Confessioni, che voglio rivedere, in orario plausibile. 
Giovedì 16 giugno è la volta di Emanuele Trevi con "Il popolo di legno", di Ignazio Marino con "Un marziano a Roma"
e dopo Otello Profazio e Mimmo Modugno, omaggiati da Peppe Voltarelli nel chiostro di San Domenico, siamo già a Sabato 18 con Giacomo di Girolamo " Contro l'antimafia"  presentato con Franco La Torre e Attilio Bolzoni. Unico libro che compro anche se avrei comprato molto volentieri quello di Salvatore Striano " Mi ha salvato Shakespeare". 
 L'isola del giorno dopo" testimonianza del sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini e siamo già all'ultimo giorno a domenica 19. 
Riesco a seguire Giorgio Glaviano " Sbirritudine" Storia vera di un poliziotto, e Gioacchino Criaco con Il Saltozoppo, la Calabria magica.
Il festival finisce con Slurp, lecchini, cortigiani e penne alla bava... lo spettacolo di Travaglio che mise in scena sé stesso, nel senso che stava lui sul palco a far da autore regista e maestro, mentre la lettrice aveva solo da leggere quello che il maestro le suggeriva di leggere, da brava allieva. Lo spettacolo ha avuto un grande successo di botteghino. Tutto esaurito. Eppure eppure... Slurp.
Intanto che riassumo, da semplice fruitrice, continuo a pensare a quella libertà che è la paura della democrazia, a quella libertà che è partecipazione, a quella libertà negata che sarebbe dignità.
W la libertà con Roberto Andò, e nel cercare gli appunti persi, continuo domani 

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