venerdì 13 giugno 2014

Se Io dico bravo a te poi tu dici bravo a me- Nel lametame



Se Io dico bravo a te poi tu dici bravo a me-
Il plauso di scambio nel lametame
Il conformismo in stampa.

Nella fiaba "I vestiti nuovi dell’imperatore" nessuno poteva dire che il re era nudo perché si era dato a intendere che solo gli sciocchi non avrebbero visto quei tessuti pregiati di cui erano fatti i vestiti.

Solo un bimbo, vedendo passare il re nudo, per strada, gridò:"Il re è nudo"

Tutti poi dissero che il bimbo aveva ragione, nella favola.

Ora, invece, prenderebbero il bimbo e lo farebbero seguire da un’equipe psico-pedagogica per il recupero dei disadattati

Tutti sanno benissimo che il re è nudo, che in quell'esposizione non esiste eleganza e bravura, che troppi non sanno tagliare vestiti, che i soldi vengono elargiti a buffoni e ciarlatani, ma vige il sacro accordo… Se parlo bene di te tu parlerai bene di me.

Quindi non ne vale proprio la pena andare a vedere quello che fanno, che dicono, che recitano, se tanto bisogna stare tutti zitti ad applaudire-Cantava Dario Fo. 
Libertà che si cara va cercando...

Per chi proprio si sente preso in giro da tanta imprecisione, da tanta vacuità, da tanta irrisoria pochezza, allora il rimedio è solo non uscire più, non andarsi a cercare una lite che denigrerà per primo chi si dissocia dal canto osannante il piattume dei poeti, scrittori, pittori e attori che tanto impreziosiscono i vestiti nuovi dell’imperatore.

Un vero plauso di scambio fa felice il popolo del lametame

Si spelleranno le mani e inneggeranno l’ombra lunga dell’ignoranza.
Litweb nella libertà di stampa e non nella libertà di stampare di tutto nel plauso di scambio. Bravi, bravi. 
Ippolita luzzo 


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