sabato 24 agosto 2013

Ecco dov'è finito Ennio Scalercio- A Michele Placido







Laboratorio Gruppottanta di Cosenza



" CASA DI BAMBOLA"



di H. Ibsen



Regia di



Ennio Scalercio



Trovato  Ennio, compagno di scuola all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica a Roma, nel 1969, ora Michele Placido può dirci a  cosa serva avere un fermo proposito da calabrese testa dura?
 Forse di più potrà risponderci Ennio, che in quel sogno si fermò e lo realizzò.

Serata fuori binario stasera all’Abbazia benedettina,-Balada para un loco- , canta la voce della donna, questo che non è un tango tradizionale, brano composto nel 1969, da Astor Piazzolla una introduzione recitata, un  preludio come evocante un carillon di tempi che non ci sono mai stati se non nella fantasia o nella pazzia.

Un 1969 che ritorna nell’aria delle parole di Michele Placido come voce dal sen fuggita.

Serata che va per strade inusuali malgrado l’uso di poesie notissime che vivono di vita nel porgere nuovo del  verso  con maestria.

Avrebbe potuto anche leggerci un cartone di detersivo, stasera, e tutti saremo stati esaltati dalla bravura, dal saper leggere, dalla strabiliante empatia e amore fra chi legge e il suo foglio.

Lui, magnanimo, comincia con Anacreonte e un bicchier di vino, poi mima l’amplesso, sempre col foglio!, con la Pioggia nel pineto e si distende beato in compagnia di Neruda e la sua Ti amo quando taci.
 Mette uno zuccherino goloso di Gozzano e già siamo a Montale

 Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale

      e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.

      Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.


Già

Avremmo potuto chiudere anche senza Dante che ormai imperversa dai vari e improponibili viaggi di Dante che ci vengono continuamente riproposti in questa estate lametina.

Per fortuna  Michele Placido ci recita” Qual colombe dal disio chiamate”, e noi tutte chiamate e ammaliate dal suo garbo e dalla sua bellezza vorremmo fuggire dovunque con lui, con un foglio in mano, con un libro in mano, come Paolo e Francesca che proprio leggendo persero i freni e si innamorarono. 
Potenza della lettura!

Grazie a Michele, trillanti e felici, noi tutte torniamo alle nostre  case, ingombre di libri, cartelle e penne, fogli e poesie, amandoli tutti una volta di più.



     

1 commento:

Gatonegro ha detto...

Ciao, non ho ben capito la relazione fra Ennio Scalercio e Michele Placido... Posso avere dei chiarimenti?