mercoledì 23 giugno 2021

Pong di Sibylle Lewitscharoff


 “Sul soffitto saltano le rane, e ognuno gli genera un leggero disgusto, a una di esse si agita sulla lingua una fiammella che scrive, non è nella tua mano il potere di controllare la fortuna, a una sulla testa è legata una tazzina di latte, laverai invano la tua lingua nell’innocenza, a un’altra il ventre sì è infilato in una ruota, siederai nel mio potere saldo come l’acciaio, altre ancora gironzolano come delle minuscole pistole, spara sempre solo a vuoto, tu vecchio batacchio! Continue battaglie che l’Avversario conduce contro di me, sì diceva Pong, e hop! le rane erano sparite.” 

Pong è così, un saltellare di rane, un grande gracidare nello stagno, e nello stesso tempo un libro divertente e felice, nella stranezza della sua affabulazione. 

Scritto in modo torrenziale, appunto il torrente poi crea lo stagno e dallo stagno i girini, così leggiamo rapiti le gesta di Pong nato già adulto con capelli e denti, nato già al centro del mondo, del suo mondo. 

Tradotto con amorevole precisione e competenza da Paola Del Zoppo, io credo che sia rimasta intera la musicalità della lingua originale della scrittrice. Scrittrice vincitrice di premi europei importanti, scrittrice innovativa e sorprendente. 

La casa editrice Del Vecchio editore ci ha abituato nel corso degli anni a libri preziosi, ricordo I mondi reali di Abelardo Castillo, comprato con grande emozione a Più libri più liberi a Roma molti anni fa. Un lavoro certosino che sembra quello di Manuzio nella Venezia di cinque secoli fa. Libri preziosi come questo.

 Pong, un pazzo " “Il pazzo gira su una diversa giostra di associazioni. La persona comune vive qualcosa di simile la sera, prima di addormentarsi, ma di giorno no.” Pong nasce già adulto e così i suoi figli, i suoi innumerevoli figli. Una moltiplicazione senza fine.

Un libro meraviglioso. Meraviglioso. L’autrice è Sibylle Lewitscharoff, nata a Stoccarda, vive a Berlino. Il libro, come vi ho detto, è tradotto in italiano da Paola Del Zoppo, ed è sua la postfazione “L’incoerente continuum del reale: Leggere e tradurre Pong di Sibylle Lewitscharoff. Una prefazione che ci illumina sul compito del traduttore, quel dovere di rispettare il testo, nient'altro che il testo. 

Il libro è del 1998 ma ora viene pubblicato in Italia da Del Vecchio Editore. Un vero gioiello di libro. 

Felicissima di averlo nel Regno della Litweb lo consegno alla lettura di tutti voi sempre più numerosi 

Ippolita Luzzo 


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