Sulle note di presentazione leggo che Simona Zecchi ha collaborato con il Manifesto e scrive sul Fatto Quotidiano online, sul sito di informazione Gli Stati Generali, e il quotidiano americano La Voce di New York. Lei è tra i fondatori del sito indipendente Lettera 35, e per la rivista I Quaderni dell'Ora ha curato, con la collega Martina Di Matteo, una inchiesta sulla morte di Pasolini. Molti anni di ricerca che lei racconta così in una intervista" Mi occupo dell’ “omicidio Pasolini” da ormai 5 anni. Nel 2012 è stato pubblicato già un mio saggio inchiesta su “I Quaderni de L’Ora” (rivista di cultura approfondimenti e attualità emanazione del quotidiano siciliano “L’Ora”), saggio condotto insieme alla collega Martina Di Matteo. Ho scritto articoli e ho cominciato a raccogliere elementi senza pensare a un libro: volevo vederci chiaro. Niente mi convinceva nemmeno le totalità delle inchieste uscite sino a quel momento, nemmeno la modalità con la quale stavo lavorando. Ho fatto tabula rasa. Non c’è una tesi da cui si parte per poi fare un libro, almeno io non lavoro così. C’è la volontà di andare a fondo e se ci sono più elementi consistenti che valga la pena trasformare in un libro vi si arriva mano a mano. E’ un work in progress, anche nel momento di piena scrittura: ti sorprendi a scoprire a volte che non è così “come te la stai raccontando.”
Io l'ho conosciuta leggendo i suoi post sempre precisi, con riferimenti ad atti giudiziari, post dove la voglia di non uniformarsi alla vulgata in atto la spingeva a veder chiaro, limpido, nei fatti. Fatti che lei racconta attingendo alle fonti, come dovrebbe fare ogni giornalista che vuole fare cronaca e giornalismo.
Mercoledì racconteremo altro dell'incontro che si terrà a Lamezia Terme presso l'Uniter
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