giovedì 17 settembre 2015

Cuori bianchi per te

Sul vestito nero, tagliato in vita e con gonna a palloncino, i piccoli cuori bianchi lasciano poco spazio ad altro pensiero che non sia il cuore che batte in quel corpo. L'anello al dito ha la forma di cuore e tutto ricorda quel lontano momento in cui l'infanzia lasciò all'adolescenza il compito di battere forte il cuore per uno.
Sulla spianata del tempio moderno, le pizzerie, si aspetta di festeggiare, come un tempo, con sacrifici umani agli dei, per avere lo sguardo benevolo, l'attenzione, l'affetto, nell'indistinto. 
Si festeggia un compleanno, oppure una consapevolezza. 
Nei riti delle compagnie vi sta questo uso della festa organizzata  senza sapere se il festeggiato o festeggiata gradiscano mai.  
Così aspettiamo, per una ora abbondante. Arriverà? Se non arriverà vado via, pensa una solitaria che ha lasciato a metà un libro sul letto, un film The Committent, e non uscendo la sera ha sonno di già.
Poi arriva lui  in compagnia di abito nero, corto,  fasciato stretto su un corpo giovane e bianco, su gambe infilate in calze snellenti per renderle affusolate. 
Sui cuori in attesa scende la sera.
Nel dubbio lui beve, poco ma beve, lei regge la sfida e l'altra sorride. 
Dalla periferia intanto la retroguardia osserva il brindisi, i gesti che dicono tutto, la superficialità con cui vogliamo un po' tutti liberarci dell'altro se questo diventa un peso per noi.
Nelle compagnie, le individualità continuano a fremere, a vivere ognuno di vita propria, ad amare ed a dispiacersi a non essere uno  la scelta dell'altro. 


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