lunedì 6 settembre 2021

Gaetano Fera Profumo di cedro nel rambutan e nei datteri


 Gaetano Fera pubblica nel 2019 un romanzo storico basato su una storia vera, la storia ritrovata dopo quaranta anni di ricerche. 

L'autore è il figlio che ricostruisce in questo racconto la figura paterna dai documenti paterni, da una foto della Legione Straniera ritrovata in un cassetto. Mai aveva fatto cenno della sua storia il padre, Domenico Fera che, dopo essere ritornato dalla Legione Straniera, si sposa, poi emigra di nuovo in Svizzera dove in un incidente di lavoro muore  nel marzo del 63. 

Nel momento in cui inizia le ricerche nemmeno Gaetano Fera sa cosa troverà, finché un giorno, saputo delle sue ricerche, non si presentano a casa sua alcuni appartenenti alla Legione Straniera con i documenti, con le fonti, e queste testimonianze hanno reso possibile ripercorrere i fatti. 

La storia di un legionario calabrese nel quinquennio 1951-1956, le guerre in Tunisia, Marocco, Algeria, Indocina. La storia degli individui si intreccia con la storia della politica, con i conflitti mondiali, con la scelta del governo italiano di mandare a morire i suoi cittadini nelle miniere del Belgio o sui campi da guerra. 

Una guerra insensata che tanti lutti porterà per dirla con Omero, il cantore della guerra di Troia. 

Moltissimi legionari hanno aiutato Gaetano Fera nelle sue ricerche, da ogni parte di Europa, e tutto ciò che viene raccontato ha una precisa collocazione storica. Sono stati solo cambiati alcuni nomi ma i fatti sono riconducibili alle carte in possesso di Gaetano. 

La grande miseria spinge Domenico Fera a partire nell'agosto del 1951 verso Ventimiglia, per entrare in Francia. In Francia da clandestino, sembra di leggere dei notiziari di questi anni, sui migranti che vogliono ancora ora entrare in Francia da Ventimiglia. 

La storia dei popoli che si spostano, che emigrano, che stanno ai confini e cercano di entrare in una nazione più ricca, con più opportunità lavorative è la storia, la cronaca dei nostri giorni

Domenico giunge in Francia, Senza Permesso, la mattina del 31 agosto e sorpreso dalle guardie condotto in prigione. 

Il giorno dopo però gli viene fatta la proposta di entrare nella Legione Straniera, in caso contrario sarebbe rimasto in prigione. 

Firma perciò per cinque anni nella Legione Straniera e cambierà nome, diventerà Ferani Gino. Gli verranno consegnati dei soldi, i nuovi indumenti, la divisa, e si troverà insieme a soldati di molte nazionalità, in partenza per Nizza e poi a Marsiglia dove essere addestrati prima di partire per Orano, Algeria. 

Vi lascio nella lettura di ogni fase, vi lascio nei luoghi di guerra, nelle marce e nelle prove, ricordando la commozione di Gaetano Fera nel momento in cui racconta, nel paese di nascita, la vicenda di suo padre. 

Vi lascio con in mano una storia di grande sofferenza ma di utile ricostruzione, una storia da conoscere, una storia da portare nelle scuole.

Singoli individui travolti dal corso impietoso e crudele dei grandi fatti universali diventano vittime innocenti del cammino incessante della violenza del potere e della sopraffazione di una nazione su un'altra. Una grande lezione che ci farà riflettere

Ippolita Luzzo  

martedì 31 agosto 2021

Si chiamava pudore

 Si chiamava pudore una volta l'atteggiamento riservato con cui non si mettevano in mostra le cose intime, la morte, la nascita, il dolore, la malattia, le esigenze corporali.

 Si chiamava pudore ed insieme rispetto il tacere le misere cose noi siamo davanti al mistero dell'esistenza. 

Si chiamava pudore e non si fotografavano tragedie e corpi annegati ma si interpretava ogni fatto  donando con l'arte la denuncia e lo sdegno

venerdì 27 agosto 2021

Felicitas Hoppe Pigafetta


Nel febbraio 2021 per Del Vecchio Editore viene pubblicato il primo romanzo di Felicitas Hoppe. Nato nel 1999 a seguito di un'esperienza reale dell'autrice che, avendo vinto un importante premio con la raccolta dei racconti, decide di fare un viaggio intorno al mondo su una nave cargo. 

Nata ad Hamelin, paese famoso del pifferaio magico, anche lei come il pifferaio ci porta in giro ammaliati dalla sua scrittura. 

Il libro, tradotto con grande perizia poetica da Anna Maria Curci, ha un titolo che da subito ci porta a Pigafetta, il cronista di Magellano, autore delLa Relazione del primo viaggio intorno al mondo, il manoscritto in italiano, uno dei più preziosi documenti sulle grandi scoperte geografiche del Cinquecento. 

Il viaggio della Hoppe parte e arriva ad Amburgo e ricorda molto quel viaggio che il nobile vicentino Antonio Pigafetta fa negli anni dal 1519 al 1522 con Ferdinando Magellano. 

Nel libro di Felicitas Hoppe il personaggio Pigafetta ha il suo posto fisso sotto l'orologio della cabina occupata dalla protagonista. ci invitano entrambi al viaggio "Allora i veri inventori delle storie incredibili da marinai stanno seduti al caldo e all'asciutto?" ci chiede Felicitas Hoppe nel racconto Nani con le orecchie grandi. 

La spedizione di Magellano, e gli avvenimenti della storia si mescolano con i personaggi letterari, come se il libro, la narrazione fosse la finestra dalla quale da bambini guardavamo il mondo. 

Leggo con grande attenzione La scatola nera del traduttore, di Anna Maria Curci, e con lei siamo invitati a salire in questo viaggio. "Per chi legge e per chi traduce si delinea un ulteriore viaggio, quello tra i procedimenti letterari." Così ci avviamo in tre viaggi con la Hoppe: "In primo luogo il sogno del viaggio, in secondo luogo il viaggio reale e in terzo luogo il loro racconto." Nel terzo momento si ritrasforma la realtà 

In Ospiti paganti la Hoppe stessa ci parla del perché e del per come nel 1997 sale su una nave e ci chiede se il compito della letteratura non sia proprio il ritrasformare la realtà. 

Vi affido in lettura un libro entusiasmante e trascinante che vi farà viaggiare intorno al mondo  con il suono  e l'incanto del pifferaio di Hamelin

Ippolita Luzzo 

Anna Malerba Intorno a Roma

 


Gite gitarelle e passeggiate con Anna, il sottotitolo

Un libro che mi ha fatto compagnia nei pomeriggi assolati, nel salotto di mamma, sul divano a fiori liberty anni cinquanta. Gli scuri in legno accostati, la penombra e il silenzio di una casa antica. 

Sono andata in vacanza con Anna Malerba, con il suo libro ho viaggiato uguale e ho conosciuto borghi e città abbandonate, palazzi e fontane, piazze e musei, cattedrali e muraglie.

Il libro di Anna potrebbe essere una guida, lo è, per chi vuole fare viaggi intorno a Roma, per chi vuole conoscere luoghi e storie, per chi non ama il turismo pronto e servito delle agenzie. Non che viaggiare in gruppo non sia anche comodo ed esente da problemi, ma vogliamo mettere la gioia di viaggiare con un'amica e disporre del tempo a proprio piacimento? 

In viaggio con Anna, Intorno a Roma, con lei alla guida della sua auto verde oliva, andiamo, anch'io mi sistemo dietro e si parte. 

Mi trovo a Cascia, nella Val Nerina, e lei vuole andare al Santuario di santa Rita. Mi ritrovo ad invitarla quasi qui da me, di fronte casa di mia madre ci sta la Chiesa di Santa Maria Maggiore, con la statua di Santa Rita, ed ogni anno sulle scalinate viene fatta la messa dopo la processione della Santa. 

Vado con lei a Cocullo, alla festa dei serpenti durante la processione di San Antonio Abbate. Mai saputo prima che facevano una festa con tante serpi! 

ed ora sto ad Offida, una piccola città medioevale, rossa come la Città delle Pieve.

Non avevo mai sentito nominare molti di questi luoghi e ringrazio Anna per avermi portato con lei, ringrazio gli incontri con Luigi Malerba, presente già nella dedica che Anna fa a Gigi, suo marito, e ringrazio le sue amiche che mi hanno accettato nella loro compagnia. Viaggiare leggendo si può, e l'estate ora va ricominciando a rileggere dall'inizio, da una gita a Canale Monterano. 

Una città scomparsa da visitare 

Con Anna nel Regno della Litweb

Ippolita Luzzo 

giovedì 26 agosto 2021

Il Premio Tre Palle

 Nel regno abbiamo già due premi. 

Uno per l'estate ed uno per l'inverno. 

In inverno, per il premio delle Tre Palle,  abbiamo dato  tre palle, una rossa, una d'oro e una d'argento, di cui la rossa fu consegnata dalla stampa a me personalmente. 

Questo anno le palle saranno date nella splendida cornice della aula magna,  così come fu l'anno scorso.

 Il premio estivo è in fase di elaborazione... Posso dire una parolaccia?

 Con le cornici sarebbe ora di finirla.

Post antico

mercoledì 25 agosto 2021

La vinella

Tutti possiamo giocarci i titoli di scrittrici, giornalisti e quant’altro e a furia di dirlo far credere sia vero agli altri ma poi dovrà pur esistere un contenuto che suffraga quelle affermazioni, un contenuto riconosciuto fuori dalla vinella di appartenenza, altrimenti quelle affermazioni resteranno puro esercizio di menti ammalate di protagonismo.


mercoledì 18 agosto 2021

Presentando Malinverno di Domenico Dara a Corazzo


 Non c'è due senza tre, esordisco, ricordando le altre volte che qui a Corazzo abbiamo portato il Breve trattato sulle coincidenze e gli Appunti di meccanica celeste. Ora siamo col terzo libro di Domenico,  alla terza ristampa, un successo di vendite e di letture. Già fortemente voluto da Domenico io ho  parlato della genesi del libro un anno fa a Lamezia Terme, al Civico Trame, nel corso di una partecipata e calorosa accoglienza a Lamezia. Oggi vi racconterò alcuni episodi che intrecciano ancor di più una lettrice, io, con i libri di Domenico. 

Durante l'inverno Domenico viene invitato da Annalisa Criscuolo, mia amica e referente al Liceo di Acerra, ad una diretta con gli alunni. Ritarda un po' e pensate voi a chi chiama Annalisa per risolvere l'attesa? Chiama me. Io la rassicuro e mi attivo subito, ed infatti dopo poco Domenico appare in collegamento. Questo per dire che ormai molti legano il mio blog o i miei pezzi a Domenico e questo mi fa piacere ancor di più perché, come dico sempre, accorgersi della bravura dell'altro, fin dal suo apparire, rende migliore il proprio vissuto. Durante l'inverno poi ho raccolto i pezzi su Domenico e ne ho fatto una raccolta, Dareide, il titolo, con prefazione di Domenico e postfazione di Giovanna Villella e di Olimpio Talarico. Ebbene quale la coincidenza ulteriore? la copertina è di Marcello Sestito, architetto creativo e multiforme di Reggio Calabria, molto amico di Domenico, tanto amico da essere un personaggio del libro di Malinverno! Coincidenza stratosferica!

Ed al libro torniamo con Marcello Soriano, il personaggio del libro, "Marcello Soriano era un famoso architetto del paese: insegnava all'università di Reggio Calabria e la sua fama era legata alla progettazione di ponti perché, diceva, gli piaceva unire ciò che la Natura aveva diviso. E per un ponte nella primavera del 1964 fece un viaggio di studio in Giappone offerto dall'Università" Lì in un viale un giorno vede un matrimonio, uno sposo sguaiato nella risata, e una sposa molto triste. Marcello continua a guardare la sposa e i loro occhi si incrociano... Vi lascio con la lettura di Malinverno e con Domenico Dara.

Ippolita Luzzo 

Poi continuo