martedì 29 ottobre 2024

Parthenope di Paolo Sorrentino


Cosa stai pensando? è questa la domanda ripetuta più volte nel film Parthenope di Paolo Sorrentino. Senza risposta, come succede a tutti noi quando chiediamo a chi ci sta vicino cosa stia pensando. 
Cosa sto pensando io però cercherò di dirvelo partendo dal mito, da quella sirena Parthenope, sorella di Ligheia e Leucosia, che attirava i marinai col canto per farli naufragare e non essendo riuscita nell'intento con Ulisse, ella con le sorelle si suicida, gettandosi in mare. Darà vita alla città di Partenope il suo corpo spiaggiato sul golfo di Napoli, mentre Ligea raggiungerà il golfo di Lamezia Terme, mia città, e Leucosia nel golfo di Paestum.
 Questo è ciò che riferisco spulciando nei ricordi e su internet, ma poi inizia la magia del cinema e Parthenope nasce dalle acque come io vi ho immortalato direttamente dallo schermo. 
Ora seguiamo la storia che ha pensato Paolo Sorrentino, con le colonne sonore di Gino Paoli, Che Cosa c'è, c'è che mi sono innamorato di te, e di Riccardo Cocciante Era già tutto previsto. 
 E ce lo vediamo il film ridacchiando sulle caricature, sul bel mondo di ville, villone, lusso, bellezza, corteggiamenti, e intanto fra un tuffo e un altro il tuffo mortale del fratello di Parthenope. 
Chissà cosa stava pensando! Innamorato e sconfitto dal suo amore per la sorella, per l'amico, tradito dall'amico.  
Sicuramente ciò che sta pensando lo dice lo scrittore John Cheveer, lo dice nei racconti che Parthenope legge e lo dice a lei, nel loro incontro in albergo "Ci sono gli scrittori a variare la monotonia delle parole"
Un film sul pensiero, sul pensiero che vola e va dagli anni cinquanta al 2023, sul tempo che vola e va, sul fantasticare per sopravvivere su amori e dolori. 
E nel mentre il primo tempo era pur sempre un gran da fare, nel secondo giriamo in tondo nel torbido connubio di due fanciulli obbligati a concepire per siglare un patto di unione fra due famiglie camorristiche, cose che avvengono realmente anche se non così scenografiche, giriamo in tondo ai miracoli, al sangue di San Gennaro, giriamo in tondo nell'università chiedendoci cosa stanno pensando quei docenti, Marotta in testa, cosa stanno pensando gli alunni, e come si arriva velocemente sembra al finale, alla pensione, alla festa della pensione di Parthenope che come tutti i docenti lascia l'aula fra i saluti dei suoi alunni. 

Film da vedere e rivedere perché mi sfuggì molto altro nella eterna domanda sul Cosa stai pensando   

Ippolita Luzzo 




I Luoghi 

 La maestosa residenza di Posillipo dove Sorrentino ha girato il suo ultimo film fu acquistata nel 1882 dal deputato catanzarese Achille Fazzari che vi ospitò Garibaldi. Villa Lauro, la monumentale residenza di Posillipo dove Paolo Sorrentino ha girato Parthenope.

https://www.italyformovies.it/film-serie-tv-games/detail/7393/parthenope Nelle riprese sono stati coinvolti il centro della città partenopea, via San Carlo, il quartiere Santa Lucia, il lungomare di Caracciolo e quello di via Partenope, tra la spiaggia della rotonda Diaz e Castel dell’Ovo, la sede dell’Università Federico II, la Certosa di San Martino. Un set blindatissimo per 10 settimane che ha fatto incassare a Napoli 6 milioni di euro, tra canoni al Comune, alloggi di cast e troupe, compensi per le maestranze locali. La produzione si è anche presa carico delle spese di raccolta rifiuti straordinaria e degli agenti schierati per impedire l’accesso dei curiosi, ha pulito dai graffiti la scogliera della rotonda Diaz e il colonnato della galleria Umberto.


Fanno parte del set a Napoli una nave azzurro-fosforescente, la stessa usata dai tifosi napoletani per festeggiare lo scudetto del 2023, che in un ciak notturno si muove in direzione del Borgo Marinari e di Castel dell’Ovo; un camion per la disinfestazione utilizzato ai tempi del colera del 1973; un maestoso e barocco carro trascinato da cavalli che accompagna un corteo funebre; un camion della nettezza urbana arancione e giallo, sul modello di quelli che giravano per la città negli anni Settanta.

Oltre Napoli le location del film comprendono Capri, testimone di una perfetta e spensierata estate da ragazzi. Con i suoi spettacolari Faraglioni osservati dal parco dei Giardini di Agusto, e le rive, tra cui la spiaggia del Faro di Punta Carena ad Anacapri. Set anche a Genova, dove sono stati ricostruiti alcuni vicoli della Napoli storica. Per gli interni il regista ha scelto una casa a Posillipo.  Da Italy for movies

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho letto anche Trento?