sabato 5 novembre 2022

La Musica dell'anima Ritratto di Eleonora Duse


La stagione musicale di AMA Calabria consta di 21 appuntamenti e Lamezia Terme è tappa d'obbligo in un programma variegato di offerte: orchestre da camera, gruppi vocali, recital solistici e due spettacoli multidisciplinari: La musica miracolosa Storia del pianista del Ghetto di Varsavia e ieri sera 
 presso il foyer del Teatro Grandinetti lo spettacolo  La musica dell’anima ritratto di Eleonora Duse tra le note della sua epoca  testo di Maria Letizia Compatangelo. con la partecipazione di Pamela Villoresi accompagnata dal pianista Marco Scolastra. 


Come si racconta una vita in musica, accompagnata dalle musiche, vissuta attraverso le note e resa poi palpitante dalla recitazione interiore e generosa di Pamela Villoresi, che ci ha donato Eleonora Duse compagna e amica, donna indipendente e innamorata, donna di scelte in anticipo con i temi.

 Morta nel 1924 Eleonora Duse aveva intuito la trasformazione epocale del suo tempo, la nuove voce del teatro, non più urlato, aveva portato sulle scene personaggi più vicini alla realtà, personaggi innamorati e indifesi dallo stesso sentimento che li agitava, personaggi stritolati dal destino, dalla società, dal pregiudizio. 

Le musiche di Gioacchino Rossini, di Costantino De Crescenzo, di Prokofiev Capuleti e Montecchi raccontano l'infanzia e prima adolescenza di Eleonora, che dovrà sostituire la madre, ammalata di tisi,  sul palcoscenico del teatro dove la piccola compagnia teatrale dei suoi genitori si esibivano. 

Chopin, E.A. Mario, pseudonimo di Gaeta, Cottrau, Satie, man mano che si cresce, ed Eleonara incontra Matilde Serao, sua amica moltissimi anni, altra donna simbolo di donne indipendenti. A Napoli Eleonora incontra e si innamora di Martino Cafiero, resterà incinta e porterà a termine la gravidanza recitando. Dovrà però lasciare il bimbo ad una balia e il bimbo morirà subito dopo senza che lei possa rivederlo. Matilde Serao sarò accanto a lei sostenendola ed è bella questa amicizia di due donne che nel Primo Novecento erano alla guida di giornali, Matilde, e di teatri, Eleonora.  

Wagner e Liszt, Beethoven, Joplin per il trionfo, i grandi teatri, l'incontro con Sarah Bernhardt, grande attrice francese, insieme ad Eleonora le più talentuose attrici di quel tempo.

e poi gli amori Arrigo Boito, D'Annunzio 

e ancora Wagner e Liszt, Grieg, Gershwin e Cage, nel finale al freddo e al gelo davanti al teatro di Pittsburgh. Morirà invitando tutti ad amare la vita, il teatro, la musica, morirà dopo essere stata per la prima volta applaudita dalla figlia sul palcoscenico. 

Per un motivo per me incomprensibile Eleonora Duse darà alla figlia ogni possibilità economica di studiare e di fare una vita brillante ma le impedirà di assistere alle sue rappresentazioni teatrali. La prima volta che la figlia riesce ad aggirare il veto e ad applaudirla abbracciandola sarò l'ultima volta nel gioco beffardo degli avvenimenti umani. 

Finisce poi in camerino con Pamela Villoresi mentre lei con una giornalista rilascia una intervista e noi entriamo per sentire da lei quanto di Eleonora sia stata in lei, le situazioni che erano simili e ricorda sorridendo il grande freddo, il freddo che anche lei aveva provato da ragazza, attrice giovanissima, in un teatro a Catanzaro che aveva un tetto semimovente, quella sera era rotto quindi e per tetto un cielo di stelle!

 Ippolita Luzzo 

L'evento è promosso da AMA Calabria e si realizza con il sostegno del Ministero della Cultura Direzione Generale Spettacolo e della Regione Calabria nell’ambito del progetto Calabria Straordinaria.


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