Il libro è un impasto di sensazioni forti, molto forti, che depistano il lettore, lo sorprendono e lo spiazzano.
I buoni, dove stanno i buoni? Un Noir che metto maiuscolo, un noir senza uno svelamento quasi, se non la difficoltà di tutti i partecipanti a trovarne il bandolo. La scomparsa arriva quasi subito, lei scompare, per abulia, non sappiamo, io la trama non la svelerò perché voglio lasciare lo stesso spaesamento nell'animo del lettore. Lei scompare e un investigatore viene assunto, anzi no, due investigatori si troveranno a cercare la scomparsa.
La Presenza è L'Assenza ci ricorda il titolo di questo magnifico libro di Franz Krauspenhaar che fa dire a Guido Cravat, uno dei due investigatori "Attendo domani, ed è difficile, come tutte le attese. Si attende sempre qualcosa, in questa nostra vita."
Incalzante.
Credo che il noir sia ciò che meglio si confà allo stile di Franz Krauspenhaar.
Un noir martellante che inchioda il lettore alla storia e ai personaggi.
Appena arrivato ho iniziato a leggere e sono riuscita a staccarmi solo alla fine. I personaggi in balia di un cattivo, e ogni pagina è in effetti una sorpresa. Chi è il cattivo? Cambiano i ruoli e cambiano addirittura i moventi per cui una azione malvagia si commette. Nella banalità del male.
Nel vortice del male, di una mente psicotica, scopriamo che un po’ di follia alligna in molti e che sparire per abulia è la follia minore. Un vero applauso all'autore che ha creato una storia terribile e attraente come può essere attraente il male visto sulle pagine di un bel libro e complimenti alla Arkadia Editore ormai una bella realtà nel panorama editoriale nazionale. Libro che consiglierò in ogni dove nel Regno della Litweb
Ippolita Luzzo
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