lunedì 7 luglio 2014

Tabularasa oltre il pregiudizio universale





Tabularasa oltre il pregiudizio universale


Sui cieli di Reggio oltre il pregiudizio universale

Il film che mi porto nella testa.
Vittorio De Sica gira a Napoli nel 1961 il film Il Giudizio Universale

Alle 18:00 inizia il giudizio universale-ale-ale-ale... Il film inizia con le parole scandite da un vocione  che si mescola tra i nuvoloni di pioggia su una Napoli  tra lo stupore e la semi-indifferenza e termina con un Dio  che  cede a chi nega l'evidenza, il giudizio diventa un diluvio e sulle note di una dolce ninnananna antirazzista che scalda i cuori di tutto il mondo, esplode un tripudio di suoni e colori che sancisce l'avvento del sole. Gay pride.


Quando ho letto il titolo di Tabularasa, di questa sera, in testa ho avuto lo stesso vocione del film che tonante diceva .- questa sera inizia il pregiudizio universale!
Marchiati
Via tutti i pregiudizi locali, sui Calabresi testa dura e scarpe grosse, via tutti i pregiudizi su un marchio di omertosità e di falsità che appartiene a tutti i paesi del mondo, compreso il nostro, via al pregiudizio di genere, di razza, di altezza, di odore, di età, gli Hutu e i Tsuti  nel Ruanda si fecero guerra per nasi diversi, pregiudizi su etnie  diverse,
carcere immediato a chi punta  il dito contro, che io poi sarei per editto! Si mozzi quel dito!

Abbiamo lasciato sui cieli di Praga il fumo che sale, cantava Guccini, una speranza sui cieli di Praga, certo anche la pace viene irrisa da sempre e sembra sia lei il pregiudizio più grande,
Sembra che tutto debba andare in fumo
Ma non questa sera
 sui nostri cieli canteranno domani i cori e il sorriso di una Reggio che va oltre il pregiudizio e universale tende la mano a tutti i diversi che siamo tra noi.










.

Nessun commento: