Il mondo del ballo. Uno, due, tre e quattro
Cinque, sei, sette e otto.
- Conta.-
- Conta.-
Uno due tre e quattro
Cinque sei sette e otto.
Mi rifiuto di contare sulle note di Per averti
Trasportata io in una storia romantica.
Per averti farei di tutto tranne perdere la stima di me stessa
Uno due tre e quattro
Cinque sei sette e otto.
Mi rifiuto di contare sulle note di una rumba volante
Sul tappeto dei miei sogni
Sul frenetico e vitale mambo, sul trasporto e sulla trottola
di un amato cha cha cha
Va da sé che sbaglio il passo, va da sé che non so il tempo,
va da sé che non ho ritmo però mi diverto tanto.
Mi diverto a fare andare i miei piedi come gli altri,
mi diverto a veder possibile un samba, una bachata.
Penso ancora che solo ieri ero proprio un burattino,
fermo ad un solo gesto, impagliato e scoordinato.
Poi all’alba dei cinquanta io decisi che era ora che era ora che io andassi sulla mia cattiva
strada, sulla strada delle musiche e dei balli sociali.
Ogni volta che iniziavo mi portavano in ospedale, mi toglievano
un mio pezzo
Mah, ed infatti io associai per un po’ il ballo ad una sfiga
… che mi portasse male.
Ma poi il ballo diventò una vera medicina, fatto poco,
pochissimo, come tutte le medicine
Preso a piccole dosi, può guarire melanconie, può guarire sciatalgie.
Come un prozac poi ti dà una vera felicità
Senza contare… uno due tre e quattro
Cinque sei sette e otto
Prometto però che guarderò tutti voi per andare a tempo!