domenica 20 settembre 2015

La punteggiatura del 2011

30 marzo 2011-
La punteggiatura
La virgola è un respiro, il punto la conclusione logica, l’ossigenazione che arriva al cuore, produce energia e ci fa ripartire. Chi scrive ama la punteggiatura, la usa troppo o troppo poco.
Tratti brevi, corti o lunghi, il punto e virgola, i due punti, il discorso diretto, i puntini sospensivi, a volte inconcludenti, pensieri sospesi e ammiccanti il puro niente, le parentesi.
A che servono le parentesi in una frase? segni  algebrici per soluzioni matematiche, racchiudono una pensiero composto di parole che non si sommano, né si dividono, ma che possono, così dice la grammatica, essere facilmente eliminate e il senso del discorso rimane tale e quale perché tutto quello sta nelle parentesi è incidentale.
Virgolettiamo? Ma si! Diamo alla parola un altrove. Un punto esclamativo, per esprimere sorpresa, sconcerto, meraviglia. Lo stupore di come sia possibile tutto e il suo contrario.
Il punto interrogativo poi  è una clitoride, un orgasmo reale, una domanda, un chiedere, un volere. 
Volli  volli volli fortissimamente volli -Alfieri- anche tu? 
Anche tu dovrai rispondere, tutti risponderemo almeno una volta nella vita. 
Ma no, ma perché, basta mettere un puntino sospensivo!
I puntini sono il vuoto con cui Il seduttore-uomo o donna- riempie la testa del’altro già in gabbia. L’uccello becchetta e ribecchetta ogni puntino, lo divora, felice di cibarsi ma lo stomaco rimane vuoto, il corpo rimane fiacco, il cervello si ottunde, si appesantisce. Tutti quei puntini sono una nebbia sempre più spessa, si espandono, diventano molti, moltissimi, e tutto quel nulla, tutto quel niente avvelena chi se ne ciba. Meglio un tratto, mettiamo un tratto come Emily Dickinson. Un asterisco. Una freccia che indichi la via di fuga. Sottolineiamo. Evidenziamo con pennarelli il foglio 
Chi scrive ama il foglio, pezzi di carta bianca, anonimi, da percorrere con penne colorate, fucsia, rosse, verdi.
Chi scrive ama il lessico, la forma, la struttura di una frase e adora i segni di interpunzione.
Ogni persona che scrive ha i suoi preferiti. Tomasi di Lampedusa usava le virgole. Amava la letteratura dava lezioni senza richiedere oboli,una prestazione volontaria e suppongo felice.
Felice l’uomo che possiede un modo, uno solo che lo appassioni, che lo nutra di piacevolezza.
La letteratura, la musica le arti pittoriche -i modi alti, emozionanti. Nutrono occhi, orecchie, pensiero.
Cibo e nello stesso tempo segnali di noi stessi, mentre passiamo fra gli altri.
Felice l’uomo che conosce la punteggiatura dell’anima!
La comunicazione. Un quadro, un libro, una musica. Il film di una vita fra gli altri. Punteggiata con i segni di interpunzione.


Settembre 2015
Ho ripreso questo mio pezzo del 2011 correggendo tutti gli errori. Le spaziature tutte errate. Se ci sono altri errori ditemelo. 


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