martedì 9 aprile 2019

Tu salvati Paolo Valentino

Come un mantra mi ripeto il titolo di questo libro amato fin dal primo incontro con la professoressa Bice Righetti, al bar. " Per un istante ha il desiderio di voltarsi e a passpo svelto tornare dentro il baretto, infilarsi oltre il biliardino, oltre il tavolino col mazzo di carte napoletane abbandonato, raggiungerla, prenderla per le spalle, dolcemente - anzi no, con forza -e dirle:"Galdina, vieni con me, andiamo a scuola. Si sistema tutto, lo sai". Non lo fa, e di lì a poco la notizia del ritrovamento del cadavere di Galdina Castaldi sarebbe già stata sulla bocca di tutti, mentre Bice Righetti... non sarebbe riuscita a smettere di domandarsi se quella mattina lei avrebbe potuto fare qualcosa per salvarla"
"Forse parlare con qualcuno mi avrebbe aiutato..." si chiede Davide, verso la fine della storia, " Forse dovremmo dirlo a tutti quello che abbiamo fatto"
Adulti e adolescenti, distanze siderali. Genitori e figli, sconosciuti pur abitanti le stesse stanze. Compagni di classe, senza misericordia, senza pace, un mondo di lotta e di incomprensioni. Delicato acquerello sul mondo tribolato dei rapporti fra insegnanti e alunni, fra amici e familiari, fra il mondo interiore e quello esteriore. Un turbinio di emozioni e sentimenti, quasi un acquazzone, un tragico tuffo vuoto da monito affinchè non risucceda.

Tu salvati di Paolo Valentino è una storia, un appello. Chiamiamo l'appello la mattina in classe? e allora anche la vita, le vicende della vita ci chiamano a rispondere: Presente.
Ci chiede questo Paolo Valentino, di esserci nelle situazioni, di accorgerci di un vicino, di un passante, di un alunno, di accorgerci di chi in quel momento si salverebbe con un solo gesto, con una sola parola di comprensione. 
Costruito con perizia gli episodi si incastrano come un puzzle e solo alla fine si riuscirà a vedere quanto ogni pezzo sia contiguo ad un altro. La contiguità ormai sconosciuta e tenuta lontana  sarà ciò che salverà, salverà chi salva e chi viene salvato, in un duplice atto di fiducia.
Un romanzo SEM. Mi piace immaginare che SEM sia contrazione di Semi, di crescita, di tempo per la semina, ed immagino proprio questi libri che vadano fra educatori ed adolescenti a dare un seme da coltivare per avvicinare gli adulti agli adolescenti. 
Nel regno della Litweb plauso e vicinanza a "Tu salvati" diventato il mio mantra quotidiano. 
Ippolita Luzzo  

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