venerdì 25 settembre 2015

La lettura non é un vizio solitario

Non credo esistano vizi solitari, comunque. 
Anche quello, nell'accezione del termine, è popolato da mille fantasticherie personali aventi come interprete un altro e un'altra ancora, sempre diversi come diversa poi  sarà la  lettura e diverso il piacere.
La lettura non può essere un vizio solitario perché si nutre di consigli e di rimandi. Si parla con amico o con colleghi oppure su social, su Facebook, che poi questo vuol dire il termine, un libro a vista, e si dà il titolo di un libro e di un altro ancora. Si raccomanda che non si può perdere quell'autore e tu a tua volta parli e parli di chi a te è piaciuto. Ed il piacere aumenta.
Stamani poi in cucina mettevo a posto i vostri piego libri, il modo in cui mi arrivano a casa i vostri libri ed accarezzandoli, le buste vuote accarezzavo, mettevo Massimo  Sannelli ed il suo "Digesto"  dentro la grande busta di Daniele Semeraro "Non è adesso" e poi tutti gli altri e  Romeo Vernazza ed il suo Cenerentola che porterò con me al Tropea Leggere e scrivere per dire a tutti perché leggere è meraviglioso.  Come possedere una bacchetta e puoi dire il tuo desiderio. Il mio si è avverato. 
Parlare di libri 
cosa voglio di più?
Appunti per mia relazione di Novembre all'UNITER
Titolo: Leggere per vivere. Digesto 

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