domenica 27 settembre 2015

Sentinelle del mio cuore. Si è spento il sole

La distopia
Si è spento il sole e chi l'ha spento sei tu... gracchia ad alto volume la splendida voce di Celentano alle ore 20,30 sul corso Giovanni Nicotera. La serata degli incompresi continua in una Lamezia che vive di vita cinematografica. Rientrando vedo senatrice locale con amici vari di altro gruppo parlamentare a probabile festa di compleanno e le immagini di Caterina va in città ricompaiono sullo schermo. Sempre insieme l'alto mondo senza alcuna differenza, per le liti si lascia il popolino.
Un pomeriggio iniziato deambulante sulle sentinelle in piedi che alle 18 decidono di leggere per un' ora nella piazzetta di San Domenico, scortati da un servizio d'ordine in maglietta nera. 

Nero rigorosamente è il movimento per la vita. Un ossimoro.
Anche le sentinelle però si seccano di leggere e richiudono libricini e libri  per aspettare l'ora che passi ed una musica lieve aleggia nell'aria.
Dovrò chiedere ai ragazzi che con cuoricini sulle guance e grande bandiere arcobaleno stazionano di fronte alle dieci sentinelle se hanno messo loro la colonna sonora di una ora che non passa mai.... quasi quasi vado a sentirmi un Rosario nella chiesa adiacente.

Chissà cosa leggeranno alle 18 le sentinelle in piedi a Lamezia! A Lamezia leggiamo. Dalla sagra alle sentinelle. Leggono tutti. Leggono sempre. Lamezia gemellata con Calvino e le sue città
 Benedetto XVI "Gesù di Nazareth" legge uno
Intanto un altro legge" Lettera sulla vita contemplativa" di Guigo il Certosino. Curiosissima sono ed infatti mi piace la  riflessione sui quattro gradi spirituali: la lettura, la meditazione, la preghiera, la contemplazione: «lectio, meditatio, oratio, contemplatio».
Questa è la scala verso il paradiso, la scala dei monaci. 
veramente sarebbe la scala di tutti noi che leggiamo, meditiamo, preghiamo e contempliamo.
Non vedo però perché farlo in piedi, perché unirci una strenua difesa ad alcuni diritti che nemmeno nel Vangelo stanno.
"Perché un libro? Le sentinelle leggono perché in un mondo in cui tutto viene manipolato dai mezzi di comunicazione non si accontentano di informazioni imparziali. Leggono perché non vogliono ripetere di slogan superficiali ma conoscere in profondità." dicono sul loro sito e poi scrivono di essere  dei difensori della libertà.
Li guardo stasera, sono pochissimi, una decina, con un servizio d'ordine in nero, ed  hanno messo il libro sotto il braccio e non leggono più.
Le parole non ci servono più se non contempliamo la distonia e la distopia del momento.
Pace?

1 commento:

mario ha detto...

Distopia. Mai parola fu più attinente a descrivere l'immagine di queste luttuose sentinelle. Leggere è un percorso che dovrebbe portarci ad una conoscenza critica, al riparo dalle derive irrazionali di uno sterile fanatismo religioso. Consola, tra quel nero, trovare un po di arcobaleno. L'uomo è nato per vivere a colori