giovedì 4 dicembre 2014

Buzzi di Bruno Corino. I visionari della letteratura


Buzzi, tutti parlano di te.
Noi ti conoscevamo bene
Potere della letteratura
Pochi giorni fa, io e Bruno Corino, profetizzavamo Buzzi su tutti i giornali del regno letterario.
Profezia istantaneamente avverata: Un cotale Buzzi imperversa su Huffington post, sul Fatto Quotidiano, sul Corriere della Sera.
Buzzi di Racalmuzzi, leggendario uomo che, senza nessun pensiero, o almeno con un sol pensiero, pensa di esser tutto possibile con il denaro.
Damo tutti sti soldi a questo? Si domanda lui, il Buzzi, dalle pagine del racconto Di Bruno Corino alle cronache vere di questi momenti.
Il buzzi, sempiterno, che non dovrebbe mai votare, che non dovrebbe mai esistere, continua imperterrito a scappare dalle pagine dei racconti nella realtà, regalando bustarelle e pastarelle, gioielli e appalti.
Infelici noi, visionari, che ancora sappiamo immaginare altri mondi, oltre il denaro il baratto, oltre il ricatto la stima.
Buzzi è il capo di tanti premi letterari, decide sempre lui chi vincerà, Buzzi è colui che sa tutto di come va il mondo, come Al Capone, ogni uomo ha il suo prezzo, Buzzi non ama, compra. Buzzi inquina senza coscienza e ha intorno una plebaglia indistinta di pance senza testa. Senza capu, dicono al mio paese.
La Grandezza Di Bruno Corino è di averlo pittato, immaginato e fatto vivere nel suo racconto, non pensando che se le cose si descrivono poi esisteranno, non pensando lui di aver generato un Buzzi vivente.
Ed ora leggiamoci Buzzi Di Racalmuzzi

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