La seduzione un pezzo del 2010
Si inizia con l’etimologia: sedurre – portare con, sedurre-portare fuori dalla strada usuale.
I due significati, il primo- portare con sé, rivedersi nell'altro- è il significato positivo, vivificante, lo scompiglio dell’immaginazione
per raggiungere l’immaginazione dell’altro, condividerla, specchiandosi, appunto.
Il secondo significato- portare fuori, trascinare l’altro di
qua e di là per il gusto di vederlo alla nostra mercé- questa è la seduzione
negativa che a volte può fare impazzire.
Anche la persona più forte, più capace può lasciarsi
irretire, anche la persona più dignitosa può perdere la testa.
Migliaia di
libri parlano di questo. Io questo aspetto vivificante nella seduzione che non
porta a niente, dovrò studiarlo meglio. Così come dovrò studiare meglio questo
incantamento del tasto, del parlare con un tasto come se stessi parlando con un
uomo.
Il tasto che seduce
Il marito di Mariella undici,
dodici anni fa, pigiava e ripigiava i tasti del computer. Lavora-diceva la
moglie ai tre figli, a noi amiche-lavora-
Non capivamo noi,
allora l’ossessione, la malia, che possa nascere da un tasto. Quando lui decise
di andare a vedere chi ci fosse dietro quel tasto il matrimonio era già
finito.
A lui la quotidianità
non piaceva più, banale! A lui i figli erano estranei, la seduzione di un tasto
era una sirena troppo ammaliatrice per resistere.
Ecco la seduzione
mortale-il canto delle sirene induceva i compagni di Ulisse a precipitarsi in
mare, ed Ulisse che volle ascoltare dovette ancorarsi con solidi funi per non
morirne.
Rino allora non disse tutto questo, partì, ritornò, la moglie
perdonò, ma la realtà ora gli sembrava pesante. Se ne andò.
Divorziarono, la
mia amica si risposò ma ha sempre nel cuore quell'uomo perso anche a se stesso, ne ha sempre il dispiacere.
Non si può vivere senza sogni, senza fantasia, senza un
immaginario che insaporisca le nostre giornate, ma dopo il sogno dopo la
fantasia, che felicità poter parlarne con un nostro caro, mano in mano, come si
usava una volta ed ora non più!!
La seduzione vitale è erotizzante, reale, creativa, non
distrugge l’individuo ma innalza le sue capacità, nello slancio di vederci nell'altro al meglio delle nostre qualità diventiamo più belli più forti più
giovani.
In questo strano mondo contemporaneo però i corpi non esistono più, se non come merce, il portafoglio è più seduttivo di un bacio, la vanità è successo, la seduzione un gioco. Io, fuori tempo, continuo ad affermare il valore di una seduzione altra, di un abbraccio, di un’ora a guardare il
tramonto, di respirare il respiro di un uomo reale e non virtuale. Una seduzione che faccia vivere
Ippolita Luzzo
Nessun commento:
Posta un commento