Dopo tanti anni leggo questa lettera in una serata dedicata a Dino Campana e Renato Denardis alla libreria Ubik di Catanzaro lido
A Dino Campana 14 aprile 2012
Una canzonetta volgaruccia
era morta
E mi aveva lasciato il cuore
nel dolore
E me ne andavo errando
senz’amore
Lasciando il cuore mio di
porta in porta:
Con lei che non è nata
eppure è morta
E mi ha lasciato il cuore
senz’amore:
Eppure il cuore porta nel
dolore:
Lasciando il cuore mio di
porta in porta.
Dino Campana- la sera di
fiera- Canti Orfici
Non sono Sibilla Aleramo
1-03-2010
Non sono Sibilla Aleramo
ma come lei sono una donna
e ho scritto una lettera d’amore ad un
uomo
che potrebbe essere chiunque
e come per tutti noi è solo uno,
uno al quale abbiamo consegnato un compito-
Essere testimone della nostra vita-
e non vogliamo capire che questo uomo
non riesce ad esserlo nemmeno nella sua vita.
Ecco il testo
Ma non c’è.
Un foglio bianco,
perché qualunque testo,
qualunque lamento, qualunque gioia,
non raggiunge la lastra scivolosa.
La lettera d’amore è scritta solo per
noi,
non esiste un orecchio per questo testo che
non c’è,
non esiste un occhio per vedere oltre il nulla
trasparente,
la lastra riflette la luce e rimbalza ogni parola
la lastra riflette la luce e rimbalza ogni parola
come un eco lontana sempre più lontana sempre più fievole.
La lettera che non c’è vola leggera nelle
valli della fantasia
e riscrive le parole più varie, più dolci, più care,
e riscrive le parole più varie, più dolci, più care,
ma solo parole per noi.
Ippo
potamos- fiume
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