Alla cantata di “ Sono un
ragazzo padre” di Jannacci
Sono un padrone povero questa
è la verità
Stamattina ho appena pagato un rimanente dei
contributi INPS, per miei operai che giammai andarono nei campi. Sapete com’è
la favola qui? Se hai un pezzo di terra devi assumere cognati, compari e
comare, un proletariato di nullafacenti che ritrovi sul tuo groppone ad
urlare scomposti se azzardi a licenziare. Si fecero assumere per poter
figliare e prender sussidio, si fecero assumere per prendere poi la disoccupazione,
senza nemmeno un grazie. Una pretesa forte, la loro.
Stamattina mi sono svegliata
e Oh bella ciao O bella ciao
La Melanide, società che si
occupa di riscossione tributi, mette balzelli su pezzi di terra che non
producono niente. Ma che importa? Vuole la tassa sul macinato, sul non
macinato, finanche la tassa sulla gramigna.
Sono un padrone povero chiedo la carità
io sono un peccatore per questa società.
Sono un padrone povero non so più dove andare
ho chiesto anche in comune, non mi lasciano entrare
ho chiesto anche in questura, non mi lasciano entrare
ho chiesto anche alle suore, non mi lasciano entrare
ho chiesto anche a mio figlio, m'ha detto: "Vai....
Sei un padrone povero chiedi la carità
1 commento:
Scrivi sempre verità!
Posta un commento