Destra e
sinistra 24 marzo 2012-03-24
“All’uscita
di scuola i ragazzi vendevano i libri, io restavo a guardarli cercando il
coraggio per imitarli…
…Che anno è? Che giorno? Questo è il tempo di vivere con
te
L’universo
trova spazio dentro me… ma il coraggio di
vivere quello ancora non c’é
I giardini
di marzo si vestono di nuovi colori Lucio Battisti
Destra e
sinistra
Avanti Marsch
Libero
pensiero in libero stato
“Una bella
minestrina è di destra, va da sé che un minestrone è di sinistra… Ma cos’è la
destra? Cos’è la sinistra?” Giorgio Gaber
Appartengo ad un pensiero alto
di responsabilità sociale… uno Stato che
si debba fare carico delle istanze dei ceti deboli, che debba difenderci dalle
sperequazioni sociali, uno Stato etico che abbia a cuore l’educazione dei suoi
cittadini e curi esigenze materiali e
spirituali con un contratto stabilito sul rispetto.
Lo Stato di
Don Dossetti, di Tommaso Giglio, direttore dell’Europeo, di Enzo Biagi
Uno Stato
responsabile
E mi ritrovo
a pensare sul perché destra e sinistra
non riescano a realizzarlo
Su cosa divida
questi due schieramenti obsoleti e
fatiscenti… ma decisamente non cancellabili
Spiegavo un
tempo ai miei ragazzi che la destra,
nell’analisi del suo pensiero, partiva
da un presupposto ottimista
Guardava
all’individuo buono che libero doveva stare, senza lacci, senza regole dello
stato, così si sarebbe arricchito e la sua ricchezza avrebbe arricchito gli
altri.
La sinistra
era pessimista e pensava che lo stato
dovesse frenare l’egoismo personale, perché gli uomini non sono buoni e nessuno
volontariamente cede la sua ricchezza ad un altro.
Continuavo a
dire che i poveri, nel corso della storia, avevano sempre subito, erano sempre stati
turlupinati, raggirati, usati, schiavizzati, rimbecilliti e, come carne da macello,mandati al fronte per la
gloria di uno solo.
I ragazzi, smarriti, mi chiedevano come fosse stato possibile, visto
che i poveri erano di un numero di gran lunga maggiore dei ricchi, dei potenti.
Io
rispondevo con amarezza, rispondevo delusa e dicevo loro quanto fosse stato facile per i
ricchi dividere, ricattare un popolo
sempre ondivago, sempre poco attento,
individui invidiosi gli uni del
piccolo potere degli altri, litigiosi
Dicevo così
ed ora mi accorgo di quanto la mia era
facile preveggenza… come le tante Cassandre gridano ma non vengono
ascoltate
Quel che più
mi preoccupa è come sia stato possibile abdicare a gente che negli anni
settanta giocava a carte e andava con entraîneuse, spendendo e spandendo in
ostriche e champagne, nel vuoto più totale di principi… il timone di un
paese che va che va che va
Mentre chi
allora studiava e per le strade
scioperava per la difesa di diritti calpestati
ora quasi si sente in colpa per aver vissuto un sogno di una possibile
utopia
Destra
sinistra
“La pisciata
in compagnia è di sinistra
Il cesso è
sempre in fondo a destra
Ma cos’è la
destra? cos’è la sinistra?
L'ideologia,
l'ideologia
malgrado
tutto credo ancora che ci sia,
è la
passione, l'ossessione
della tua
diversità
che al
momento dove è andata non si sa
dove non si
sa, dove non si sa.”Giorgio Gaber
poi lui
sorridendo aggiungeva... far finta di essere sani
Ecco, per
una volta almeno facciamo finta di essere sani
Nessun commento:
Posta un commento