Siamo a Falerna marina, seduti di fronte al cielo blu notte dallo stesso colore leggermente più cupo del vestito di assessore alla cultura che ha patrocinato appuntamento letterario.
Aspettiamo Domenico e Rosy, sua moglie, che, con un programma ricco di incontri, fanno conoscere in tanti paesi un libro che parla di un loro paese " Girifalco", paese con a Nord il manicomio ed a sud il cimitero. Metafora di paesi e paesi al centro dell'ipotetico mondo che pur esiste, se si muove.
Alla maniera di...
Flaiano alla
presentazione di Dara. Ennio Flaiano ha preso appunti sulle ginocchia di un Sud
di cui scriver non si può. Non so se qualcuno di voi conosca le precise e
pungenti pagine che Ennio ha riportato dagli spettacoli teatrali che lo
vedevano protagonista nel pubblico e che furono raccolte nelLo Spettatore
addormentato. Vi consiglio di leggere quel libro. Così come vi dirò che
Damilano, giornalista, mio angelo custode, nell'indicarmi la strada verso il dire vero,
stavolta non mi soccorre.
Difficilissimo parlare al Sud. Il Sud è niente. Nel
film di Fabio Mollo infatti
zitti stanno. Ed io capisco i microfoni, stasera, che zitti stanno, malgrado Ugo li accarezzi e li
congiunga a casse enormi, inginocchiandosi, quasi. Nulla. Loro si rifiutano. Così diventa fatica far
giungere a tutti, al numeroso ed attento pubblico, la voce dell'autore del
Breve Trattato sulle coincidenze.
A sud delle cose, scrive Pasqualino, la parola è muta. Lui scrive "l'amore". Ed è quell'amore, inteso come
forza vitale, come modo di essere, che, nel libro di Domenico Dara, ha cucito e
rammendato i buchi nei calzini, non con la guglia bensì col filo della
scrittura
Dara scandisce le parole, che a me giungono chiarissime, e ci regala uno scoop, per noi della Litweb: il titolo provvisorio del suo romanzo in itinere "Dalla pietà celeste"
Nell'enumerare
i sette personaggi che passeggiano nel libro in fieri, Domenico Dara ci dice che
sono accomunati dalla mancanza, dalla perdita, come se ci fosse stata una frattura, quasi lo
sbalanco di Girifalco che divide i due alberi di ulivo. Mancano infatti i
personaggi di un padre, di una mamma, di figli. Mancano nella perdita e sembra tutto fermo fino a che arriva il circo che cambierà con un giro di giostra destini e donerà illusione ai protagonisti di
esser saliti davvero su quella ruota.
Domenico Dara ringrazia Savina, libraia che ama i libri come Carmelo Calì e Cristina Di Canio, e risponde alle domande di Ugo Floro.
"Il successo del libro può nuocere alla creatività dello scrittore?"
"Il postino è un mediatore sociale?"
Dara risponde che la scrittura è un balsamo che cura vuoti, dopo la frattura avvenuta. Che suo personaggio, il postino, guarda il mondo come il protagonista del film citato, "La finestra sul cortile", e che la scrittura è per postino, come per lui, un modo di essere al mondo.
Floro intanto dipinge atto del postino con un aggettivo " delicato" un modo di fare con delicatezza, dunque. Siamo alla fine.
Il nuovo libro già partecipa con noi, già tra noi, con la preghiera all'angelo che è il nostro custode, a cui siamo affidati dalla pietà celeste. I sette personaggi, come gli arcangeli, si guardano dietro per assicurarsi quale sia il motivo per cui sono venuti qui, nel mondo.
Con i pensieri del filosofo teutonico sul cavallo e sul nostro ciuccio, con l'occhio mitologico di Lete, messaggera di Oblio e dimenticanza , di Tiresia e di Lachesi, credo che io, da spettatrice, ieri sera abbia chiuso il cerchio.
Da luglio a luglio.
Dalla prima presentazione a cui ho assistito all'ultima di ieri sera.
Aspettiamo "Dalla pietà celeste" l'angelo custode.
Un abbraccio ai libri che nascono e vivono al di là delle tastiere sociali
Con i pensieri del filosofo teutonico sul cavallo e sul nostro ciuccio, con l'occhio mitologico di Lete, messaggera di Oblio e dimenticanza , di Tiresia e di Lachesi, credo che io, da spettatrice, ieri sera abbia chiuso il cerchio.
Da luglio a luglio.
Dalla prima presentazione a cui ho assistito all'ultima di ieri sera.
Aspettiamo "Dalla pietà celeste" l'angelo custode.
Un abbraccio ai libri che nascono e vivono al di là delle tastiere sociali
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