Il vento degli incontri porta stamani Paolo Collo a
Lamezia e il mare del continuo andare permette il
trascorrere di queste ore domenicali nel modo più inusuale per me. In compagnia
di Roberta Morosini e Paolo Collo.
Di Roberta ho parlato e scritto ieri sul mio blog.
Di Roberta ho parlato e scritto ieri sul mio blog.
Paolo Collo, leggo ora da wikipedia, e quindi vi rimando su
sua pagina.
Paolo, dicevo, ha lavorato per 35 anni presso l’Einaudi e continua a lavorare con i libri amati, a scriverne di suoi, a leggerne tanti altri ancora.
Paolo, dicevo, ha lavorato per 35 anni presso l’Einaudi e continua a lavorare con i libri amati, a scriverne di suoi, a leggerne tanti altri ancora.
Noi, io e Roberta, ogni tanto prendiamo penna e foglio
e annotiamo quel che lui ci sta donando,
quel momento con Saramago, quella quotidianità con Calvino, quel libro di
Consolo.
Addirittura Roberta ha una stranissima agendina con penna incorporata, fatta, dice ridendo, quasi esclusivamente per lei!
Addirittura Roberta ha una stranissima agendina con penna incorporata, fatta, dice ridendo, quasi esclusivamente per lei!
Dal castello di San Teodoro, il castello di Federico II, chiuso con i lucchetti, ci spostiamo al Bastione di Malta e a
mare, mentre Roberta ci racconta le donne che andarono per mare e le madonne
nere, le tante statue che portavano nel colore l’esser di un altro popolo.
Il mare ed il caffè alla Pantera Rosa, dove, seduti in quel
caffè, alla maniera della formula tre, io segno sul giornale "Domenico Dara Il Breve Trattato sulle coincidenze" e
poi il sole, il golfo, il kite, il vento che ci regala la frase di Carlos Castaneda “ Tutte le donne che amano il
vento sono delle streghe” e nel mentre
felici dal vento lieve e dolce del mezzogiorno ci facciamo portare scegliamo di
andare a mangiare al Marechiaro.
Dal cibo, che è solo
un pretesto per sederci e coccolarci ancora, attraversiamo il mare della vita,
delle scelte, dei momenti che viviamo, del passato che diventerà il film che rivedremo e rivediamo ogni qual
volta ci sediamo.
A parlarne poi la nostra vita diventa brevissima, un attimo,
quell'attimo, dei numeri, quei numeri, insieme ai numeri degli anni e, nel
mentre al telefono la mamma di Roberta le chiede cosa abbia
mangiato, siamo di nuovo al caffè, al viaggio di ritorno, al volo che attende
Paolo, al treno che prenderà Roberta, ed alla mia Panda viola che bravissima
stamani ci portò, Roberta al volante.
Misticanza Di Beccaria, etimologia delle parole, delirare e
desiderio, Dante e Virgilio, quell’andar fuori dal solco per leggere ancora
meglio l’etimologia dei nostri atti.
Da dove siamo giunti noi qui, a Gizzeria, parola araba…
Intanto che dal vento della comunicazione ci facciamo
portare, il tempo inesorabile ci lascia sulla doccia del B&B che caldissima
diventò per noi.
La magia è veder nell’altro
tutto il mondo che si porta appresso senza che te lo abbia sciorinato.
Una felicità senza raffronti nella circolarità delle letture. E come nelle migliori fiabe Cenerentola di Romeo Vernazza troverà
la sua zucca trasformata in una carrozza
Ippolita Luzzo