Saggi, ritratti, interferenze
Da molti anni Domenico Calcaterra docente e critico letterario che collabora con riviste nazionali, L'Indice dei libri del mese e Succedeoggi, dedica i suoi studi a Italo Calvino, e nel 2014 pubblica edito da Mimesis Il secondo Calvino e nel 2025 con Inschibboleth Edizioni pubblica Il sistema Calvino
Diviso in tre parti questa interessante raccolta testimonia la ricerca e la volontà di evidenziare l'idea di letteratura in Calvino e la ricostruzione di senso per attraversare tutta la sua opera e comprenderne l'origine.
Il sistema Calvino rielabora e sviluppa proprio lo scritto del 2014 insieme ad un intervento del 2023 su Calvino/Berio: tra musica e letteratura
in Ritratto Provvisorio leggiamo La leggerezza e la ferita : Calvino di fronte e di spalle del settembre 2017 pubblicato su Doppiozero
nelle Interferenze Sebald e Calvino, Volponi e Calvino, Garboli scrutatore di Calvino, Le detection incrociate di Calvino e Sciascia.
Leggendo Domenico Calcaterra e la sua ricerca su Calvino agli esordi come un "oulipien ante litteram" impegnato ad aggiornare un "immaginario atlante" mi piace riportare da Doppiozero un segmento dell'articolo di Marco Belpoliti
"Parlandone in una conversazione dedicata al tema della fantasia, Celati ha sostenuto che la forza immaginativa dello stesso scrivere di Calvino deriva proprio da quel marchio di fabbrica, dall’essere stato, prima ancora che uno scrittore, un disegnatore, Rubino il suo maestro.. Ricordava che, in una delle conversazioni avute con lui a Roccamare, Italo si era definito il maggior scripturalist italiano, un termine che Celati dice di non sapere bene dove l’avesse trovato, ma che a suo avviso appariva perfetto nel definire il “lavoro di fantasia che seguiva certi spunti narrativi e usava la scrittura come una specie di disegno a mano libera”
Ai cento anni della nascita di Calvino L’affaire Calvino non ha mai smesso di interessare non solo critici e scrittori ma anche chi come me ha vissuto con Le città invisibili di Calvino come testo profetico da far conoscere ai miei alunni, e ha imparato a memoria Le lezioni americane, e poi sono ritornata alle fiabe pubblicate nel 1956 dalla casa editrice Einaudi, che costituiscono la prima raccolta di fiabe popolari estesa all'intero territorio nazionale e poi I racconti pubblicati nel 1958, amatissimi. Nei racconti vige una ricerca del rapporto della realtà e immaginazione, una realtà difficilmente padroneggiabile. Nella nuvola di smog ad un certo punto "il protagonista si convince che deve pur esistere una nuova immagine del mondo che riscatti il grigiore, salvando tutta la bellezza che andava perduta"
Ho amato Il barone rampante dove "realtà e scrittura, il mondo e la sua descrizione, si confonde cucendo insieme vita, idee, e sogni. Un mondo ingarbugliato che lo scrittore prova a sfidare quantomeno sulla pagina.
Gli alunni mi dicevano che quando parlavo di Calvino mi trasfiguravo e aggiungevano di accorgersi quanto mi piacesse e credo che il desiderio di Calvino di trasfigurare la realtà attraverso la letteratura ameno con me e soprattutto con Domenico Calcaterra sia stato raggiunto.
Consigliando vivamente la lettura di questo suo libro sono felice di parlarne qui nel Regno della Litweb
Ippolita Luzzo
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