— Ah, ma lei è Daniele Timpano!
Me lo farebbe un autografo?
— Ti spiace se te lo faccio a matita? Così quando mi avrai dimenticato basta che mi cancelli.
dal libro di Daniele Timpano Poemi focomelici
questo l'esergo e poi nella introduzione Daniele ci dice “Anzitutto, premetto, quella che troverete nelle prossime pagine è una musicalità mia che è quasi tutta ad orecchio, un ritmo che è prima di tutto quello di un pensiero inquieto ed in continuo movimento (o in fuga?), ostinato in ricorsivi rovelli, ma che è soprattutto un ritmo che ho sulle labbra io scrivendo, leggendo, rileggendo a voce alta i miei testi; un flusso di fiato che mi agita il corpo nel momento del dire, una musica acefala che trova forse una metrica, a volte, soltanto nelle successive riscritture maniacali e infinite.”
Cuepress, la casa editrice digitale dedicata al teatro, allo spettacolo e alla cultura con libri, ebook e contenuti interattivi pubblica la raccolta di poesie e frammenti, di una autobiografia in versi, che inizia con letterina di Natale del 1980 e prosegue nel cammin di sua vita. In questa pubblicazione curata e diretta da Dario Tomasello "Daniele Timpano ripercorre quarant’anni di scrittura compulsiva: frammenti poetici, teatrali e politici si intrecciano in un flusso ritmico e sghembo, ostinato e sincero. Poemi focomelici è il racconto di un’esistenza in versi irregolari, un pensiero che si agita nel corpo e nella voce, tra ironia, inquietudine e riscritture maniacali. Una vita che si fa metrica. Forse."
E cominciamo a leggere “ Poiesi creativa
Quando voglio a qualcuno mostrare/come funziona il mio lavoro/questo aspirante allievo io lo porto/questo aspirante vassallo del mio pensiero nel corridoio che mi scorre/rettilineo qua accanto/e gli rovescio addosso/i miei sacchi ripieni di bambole rotte Tra testoline decollate/tra braccioline scardinate/io perdo io/il mio tempo col loro.
Attaccate! Aggiustate!/Attaccano... Aggiustano.../E quando tutto/
di nuovo è un tutto/con perizia io/lo rismonto e vado via"
Mi ero messa a trascrivere qui interi pezzi dei suoi pezzi poetici per regalarvi il divertimento un po' amaro un po' surreale del suo costruire e smontare un giocattolo di parole ma poi mi sono fermata e vi invito a comprare il libro, a richiederlo nelle librerie e nelle biblioteche e a contattare le compagnie teatrali per invitare Daniele e sentire dalla sua voce che
"in tantissimi siamo a nutrire sogni inerti a portata di piede nel mondo/Ma un sogno dev’essere attivo, smanioso, per concretarsi in realtà?/
di nullatenenti padroni del mondo con pochi occhi e tante cose/
– senza lingua – da dire/per quel che posso – dico/Un battito cardiaco Una storia Un’invenzione
– com’è bello volare!
Precipitano/Un uomo e una donna cadendo si stringon la mano/
e sussurrano piano/parole d’amore/che il vento cancella
Precipitano/Un uomo e una donna cadendo precipitano
Non riuscendo a sussurrare non ce la fanno a gridar forte neanche sul fondo della corsa sul più bello
quando rompono
ogni loro bianca ossa sulla neve bianca e soffice in marmellata rossa"
Una miscellanea di versi, di suoni, di immagini che io vedo già sul teatro, recitate da Daniele e con noi accanto a lui a battere le mani e a cantare insieme ricordando il canto di Dario Fo " Cosa aspettate a batterci le mani" nella felicità di essere in sintonia con questo modo di dire la vita, di scriverne per non scordar le inezie, per dimenticar le inutili pieghe e contropieghe con le quali vorrebbero bendarci.
Evviva Daniele da sempre nel Regno della Litweb
Ippolita Luzzo
Da Wikipedia
Daniele Timpano (Roma, 18 maggio 1974) è un drammaturgo, regista e attore teatrale italiano.
Ascritto da alcuni critici alla cosiddetta non-scuola romana[1], si inserisce secondo alcuni nel filone del teatro di narrazione. Il suo stile e le sue opere sono sovente descritti come anarco-dadaisti[2]. Ha lavorato come attore con Michelangelo Ricci, Francesca Romana Coluzzi, Massimiliano Civica, Renato Sarti e con varie compagnie della scena indipendente romana, mentre come autore è stato finalista del Premio Napoli Drammaturgia in Festival 2001[3]. È tuttavia soprattutto noto per spettacoli da lui stesso scritti e interpretati (tra gli altri Dux in scatola, Ecce Robot!, Risorgimento Pop, Zombitudine, Aldo morto)[3]. Con Elvira Frosini fonda la compagnia Frosini / Timpano nel 2008
I suoi lavori sono stati rappresentati in numerosi teatri, festival, e contesti performativi in Italia e all'estero, tra gli altri: Romaeuropa Festival, Asti Teatro, Teatro della Tosse, Teatro Elfo Puccini di Milano, Short Theatre, Kilowatt Festival, Opera Estate/Festival B.Motion, Primavera dei Teatri, Pim Off, Teatro Bellini di Napoli, Orestiadi di Gibellina, Teatro Argentina di Roma, Festival Inequilibrio di Castiglioncello, Nottenera, Teatro Civile Festival, Teatro Palladium di Roma, "Face a Face" / Theatre de la Ville di Parigi, Place à l'Art Performance, La Notte Bianca di Roma, La Nuit Blanche di Parigi.
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