“Sì
può darsi che lei abbia ragione
ma l’eternità si è ridotta di moltissimo
e a me piacciono questi angeli
li capisco profondamente
so quello che mi dicono
so perché mi accarezzano
per loro sono rimasto un coetaneo
mi guardano giocare
e mi consigliano
leggono i piccolissimi libri che scrivo
che taglio e che cucio
che rilego da solo
che illustro con immense
tavole sinottiche” https://www.poetryinternationalweb.net/pi/site/country/video_item/27582/24
Roberto Amato arriva in dono in Litweb con Le Attitudini Terrestri, edito da Elliot nel giugno 2018. Lo leggo e, incuriosita, cerco di tutto sul web. Trascorro giornate agostane con i suoi versi. Incrocio somiglianze e da lontano saluto ricordi: Un uovo e un chicco d’uva il suo pasto, nella biografia di Roberto Amato, nei 14 capitoli di Alessandro Trasciatti: La casa del poeta. Una biografia non autorizzata.
Un uovo e un chicco d’uva mi ricorda una estate del 1988, quando io per dire ciò ad una amica l’ho persa per vent'anni, sentitasi lei offesa da me nelle sue abilità in cucina. Cosa vuoi per cena? Mi chiese lei. Ed io risposi: Per me, Anna, anche un uovo!
E su un uovo ritorno indietro ai versi e alla poesia di un uomo delizioso, ironico e giocoso, e nello stesso tempo sfuggente e sconosciuto. Roberto Amato appare e scompare, ritorna e sarà ogni volta diverso nel gioco antico della seduzione attraverso la parola, sempre diversa, sempre una sorpresa.
Scrivere per trovare un io, per costruire una identità e scrivendo quell'io verrà distrutto, scrivendo si diventa altro.
Ognuno di noi avrà cercato un suo io non trovandolo, lo avrà immaginato e donato ad altri per quella relazione cercata e mai raggiunta con un simile. Attitudini terrestri a sedurre, a immaginare di scrivere una lettera: Poesia è: Lettera ad Elvio: Un frammento da Le Attitudini terrestri:“Darti notizie di me è quasi un motivo ornamentale. La mia vita si svolge come un nome di filo in un fazzoletto. Questo mi sembra plausibile. Eppure ho pensato a te senza smettere mai. Anche se sono qui per nascondere a tutti i miei pensieri ricamati.
E mi viene da piangere a pensare alla bellezza di questa cella ariosa. A come sono fortunato. A come il mondo è perfetto e del tutto cauterizzato (come dice il Dottore) dalla luce che brucia tra le foglie.
Se sono un tiglio o un’allodola nessuno lo sa con certezza. Ma noi, io e te, potremmo essere una cosa sola, un dolore unico e universale, una felicità senza sponde, un suicidio perfettamente calcolato, una malattia incurabile come il raffreddore. E potremmo scaldarci le mani e i piedi in un contatto talmente equinoziale che tutto poi sarebbe irragionevole. Anche il computo ritmico delle stagioni.”
Roberto Amato ci ipnotizza con il suono melodioso di una nenia, ci trascina in una abitazione lontana, potremmo essere una cosa sola con lui, noi leggenti e lui accanto a darci universi e angeli carezzanti. Una estate con lui In Litweb, un omaggio ad un poeta vero.
“A volte la felicità mi sfugge. È come se perdessi il controllo di una mano o di un piede. Mi affaccio e vedo gli alberi leggermente mutati. Forse l’estate è troppo inoltrata. E anch'io mi sono inoltrato in un punto della stanza che non avrei dovuto attraversare.
Penso che questi muri dovrebbero oscillare insieme all’aria remigata dagli alberi, e risuonare come lamine di celesta. Invece sono costretto a immaginare un saggio sull’immobilità coatta dei manicomi. E mi viene da piangere continuamente. A chi rivolgere le mie pene saggistiche? Non posso fare affidamento su nessuno. La Cuoca è quasi sempre in cima a un albero del pane, dalla scorza cocciuta e dalle foglie troppo lontane. Il Barbiere sarebbe pieno di dolcezza, ma i ricordi un po’ lo assopiscono, un po’ lo fanno volare via.”
A volte la felicità mi sfugge, ma si è felici se ci lasciamo rapire dall'istante, se riconosciamo il dono di un regno, di tanti personaggi accanto, di tante persone simili ma non troppo.
Sul nulla del nulla può nascere un fiore oppure altro nulla, chissà! Ipnotizzati e visitati presso un ambulatorio psichiatrico i pazienti sostano stupefatti. Curati da un dottore. Visitati. Intanto Roberto Amato legge al Festival dei poeti a Rotterdam le sue carezze angeliche.
Sì può darsi che lei abbia ragione
Ippolita Luzzo
Roberto Amato
Le cucine celesti Diabasis, Parma, 2003 vincitore Premio Viareggio-Repaci Price
L ' Agenzia di Viaggi Diabasis, Parma, 2006 vincitore Premio Spallicci Award
Il disegnatore di alberi Elliot, Roma 2009
Lo scrittore di saggi Elliot, Roma 2012
L ' acqua alta Elliot, Roma 2012
Le città separate Elliot, Roma 2015
Le Attitudini Terrestri Elliot, Roma 2018
1 commento:
Che bella disamina Ippolita, e molto interessanti i percorsi poetici di Amato, gli auguro buone cose.
A te un caro saluto,
Tiziana
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