domenica 15 aprile 2018

Avemmaria di Emilio Nigro

Dicono tutto le mani di Emilio Nigro al Tip Teatro stasera, durante una suonata silenziosa eppure rimasta nella nostra mente.
Quelle mani che stanno suonando nell'aria, senza strumento, un pianoforte, anzi una mano trema, trema nell'aria, catturando il nostro sguardo.
Le mani continuano a raccontare di un bambino prodigio che sapeva suonare l'Ave Maria di Schubert, l'Avemmaria, ed ora si trova in in riformatorio. 
Nella storia, non siamo più in un monologo, stiamo con il protagonista nella sua scuola, mentre lui ci porge la sua vita, a scuola, in Chiesa, con sua madre, in questo legame oltre il male, e fatto di bene assoluto, di dedizione.
 Lui sta su una sedia, in costrizione, in una cella, sta nel teatro che  avviene davanti a noi.
Gli errori che si compiono, la storia di un ragazzo buono, ingenuo, che viene avviato alla droga, viene abituato a fumare la droga, a spacciare, a far parte di un giro di malavita. La chitarra ed il mondo fuori, il mondo dei peccati. I pellegrinaggi e le canzoni"Sono stati i miei peccati, Gesù mio perdon pietà"
Il limite contro cui il bene si infrange malgrado i nostri sforzi in una Calabria difficile.  
A fine spettacolo Emilio Nigro ci parla di chi non ce l'ha fatta e nell'eterna lotta del bene contro il male è stato sopraffatto, di chi è più debole, meno attrezzato, di chi subisce il fascino degli uomini d'onore che sono in effetti senza onore.
Una grande preghiera è stata questa sera la performance di Emilio Nigro, una preghiera laica, una preghiera che affida al teatro di immaginare, affida al teatro una possibilità di vita, fuori dalla vergogna, fuori dal male.
Ippolita Luzzo  

Emilio Nigro è scrittore, giornalista e critico teatrale. collabora con il trimestrale di teatro e spettacolo Hystrio ( Milano); il Quotidiano della Calabria; ha collaborato con le riviste online di critica teatrale Il Tamburo di Kattrin e Krapp’s Last Post. Scrive anche di cinema, musica, arte visiva. Ha ricevuto il Premio nazionale Nico Garrone 2011 “ai critici più sensibili al teatro che muta”; Premio nazionale Guasco 2012 “scritture contemporanee”; Premio della giuria popolare e menzione speciale della giuria al miglior testo concorso nazionale per monologhi Residenza Teatrale Orizzonti Meridiani; Premio nazionale NonfermARTI 2011 categoria scrittura creativa. Autore e interprete dello spettacolo “Teatranti” (2009) e “Rifarmi – soluzioni al precariato” (2012) e ha firmato drammaturgie tra cui “Visionaria”; “L’ indifferenza dei passanti”; “Donne & Iene”.
AVEMMARIA di e con Emilio Nigro Regia di Francesca Romana Miceli Picardi
migliore opera teatrale Festival Luccica di Bari
miglior testo Festival Urgenze Roma Teatro Tordinona

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