Mamma son tanto felice- Il dono di Giancarlo Paola
Cantano in coro,
sottovoce, gli anziani della Casa di riposo Tamburelli sulle note suonate da Giancarlo
Paola, tenore, oggi
pomeriggio qui in visita dono.
Sua nonna è stata ospite della struttura ed ora non c’è più,
ma lui, il nipote, fa questo bellissimo regalo ai tanti ospiti che lo ascoltano
felici.
Nella casa trovo due amici. Il professore Porchia, grande
interprete della canzone francese e ottimo pianista, e un quasi coetaneo che ha
scelto, di sua volontà, di vivere sotto le carezze e le cura di Antonello
Coclite, direttore della Casa.
Tre, il nome del cane, il nume
titolare del luogo, gira indisturbato fra corridoi e sale, e ragazze e giovani,
alcuni volontari, altri impiegati, vegliano sul concerto, pronti a dare una
mano a tutti.
Il caminetto acceso, i festoni lungo le pareti, ricordano le
festività appena trascorse, così il canto di Giancarlo che ora attacca O
surdatu innammurato mi fa scorrere le immagini della guerra, della strage
appena compiuta al giornale Charlie Hebdo nel cuore di Parigi, della canzone
che Anna Magnani canta al fronte della prima
guerra mondiale nel film “ La Sciantosa”, scorrono le immagini di un
pomeriggio che ingloba fatti e anni, inclementi, a volte. Anni difficili.
Dopo aver fatto risentire "Reginella"
Antonello ricorda ora gli anni della nostra
adolescenza, lontanissimi.
Ce n’est q’un
début, continuons le combat
Gli studenti di un tempo andato.
La lotta dura senza paura ora è contro gli acciacchi, le
difficoltà, le malattie che purtroppo la vecchiaia infligge sui corpi.
Nella lotta contro il tempo che tutto deteriora, unica arma
è il sorriso, la tolleranza , la disponibilità ad accettare i colpi senza
incattivirsi, con la serenità del saggio.
Nel dono, che facciamo come testimonianza di nostre fragile
vita, ci sia la pace e l’affetto che Giancarlo canta con “ Mamma son tanto
felice perché ritorno da te” Il bene universale.
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