mercoledì 9 marzo 2022

Cetta Petrollo Margutta 70


Margutta 70

Fra le varie magie, o chiamiamole coincidenze, mi ricorderebbe Domenico Dara, c'è questa meraviglia successa ieri, nella giornata internazionale della donna. Dopo aver trascorso tutto il giorno da mia madre, torno a casa e nella buca della posta mi aspetta il libro di Cetta Petrollo, Margutta 70, dedicato ad un luogo, a quegli anni, all'incontro con Elio Pagliarani, lo scrittore e poeta , con cui lei ha vissuto in leggerezza, gioia e speranza. 

Elio Pagliarani nato a Viserba, 25 maggio 1927  e morto a Roma, 8 marzo 2012. Dieci anni fa. La coincidenza della data mi sembra sempre quella risposta voluta ad una esigenza di un incontro.

Elio Pagliarani è stato critico teatrale del quotidiano Paese Sera, giornale amatissimo. È, uso il verbo al presente, tra i principali esponenti della neoavanguardia, è uno scrittore, ricordiamo La ragazza Carla, e ha una capacità inusuale di giocare con la lingua e il ritmo. 

Elio e Cetta abitavano al 51a via Margutta, negli anni Settanta, e sono quegli anni, insieme a quella via, i protagonisti di questa testimonianza felice di un amore, di una corrispondenza amorosa attraverso un tempo dilatato da tante letture e da generazioni diverse. 

"Margutta, una piccola via del centro di Roma, nel rione Campo Marzio,  alle pendici del monte Pincio, ora è un luogo di gallerie d'arte e di ristoranti alla moda, ma anticamente ospitava botteghe artigiane e stalle. Si tratta di una parallela di via del Babuino, la strada che va da piazza del Popolo a piazza di Spagna." 

Non ricordo quella via, troppo poco sono stata a Roma, ma Cetta Petrollo ci fa amare, di amore intenso, la via, la casa in quella via, gli incontri, e soprattutto Elio, compagno, amico, marito, ma soprattutto un poeta. "Scriverò, dunque, di una storia che era normale mentre la vivevo, ma adesso, nei miei ricordi e nel confronto con questi anni e con incontri più recenti, mi sembra straordinaria" e il protagonista, Elio, era straordinario per aver fatto della poesia "una scommessa di vita".

Anche Cetta Petrollo con  All’epoca che le fanciulle, edito da ZONA Contemporanea (Genova) nel 2017, con il libro più recente  Giochiamo a contarci le dita (ZONA Contemporanea, Genova 2021), e con Margutta 70, gioca la sua scommessa con la poesia, con la prosa, con il racconto ma sempre con una libertà sorvegliata, con  felice consapevolezza di leggerezza e allegria.

"Il piano su cui ci incontravamo - me ne rendo conto solo ora - era la trascuranza di quanto non fosse fondamentale al vivere - e la passione del vivere reggeva le nostre giornate e ci stava bene tutto ciò che ci facesse toccare il presente"

Un libro da leggere e rileggere, da amare immensamente perché immensamente ci fa amare la vita, gli incontri, l'amore per i libri, per il gioco dei versi, per il ritmo, per il suono felice che tintinna da  ogni pagina 


Ippolita Luzzo

Cetta Petrollo è nata nel 1950 a Roma, dove vive, è stata per quasi quarant'anni bibliotecaria, dirigendo alcune fra le più importanti biblioteche italiane fra le quali la Biblioteca Vallicelliana e la Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte.  Ora è Presidente dell’Associazione letteraria “Elio Pagliarani” che organizza l’omonimo premio nazionale di poesia. Frequentatrice dei laboratori di poesia di Pagliarani e prefata da Amelia Rosselli nel 1984 per la raccolta Sonetti e stornelli ( ed.Tam Tam), è autrice di numerose raccolte di prosa e poesia e del romanzo Senza permesso con prefazione di Walter Pedullà (ed.Stampa alternativa, 2007). Ha pubblicato edizione d’arte con incisioni di Cosimo Budetta per le edizioni Ogopoco. Qui http://eliopagliarani.blogspot.com/2012/07/scuola-pagliarani-allisola.html

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