Le Edizioni Urban Apnea ripropongono un testo di Cesare Pavese del 1949, con l'aggiunta di cinque poesie.
Il testo, Il diavolo sulle colline, pubblicato da Dafne Munro e Dario Emanuele Russo mi giunge come il segno del destino all'indomani di una trasmissione televisiva in cui io avevo parlato di un altro libro che aveva Pavese come argomento. Il titolo era proprio Pavese Non ci capisco niente Lettere degli esordi da L'orma Editore. Erano queste le lettere dell'adolescenza di Pavese, dai sedici anni fino ai trent'anni e stranissimo come le lettere siano un tutt'uno con il libro Il diavolo sulle colline, storia di amici sulle colline torinesi, storie di vagabondaggi notturni, storie di confessioni amicali, situazioni uguali a quelle con Pieretto, Poli, Oreste nelle confessioni delle lettere a Sturani, Pinelli, Monti.
Ho perciò letto andando dalla vita di Pavese al romanzo e dal romanzo alla vita. " La vita è quel che siamo noi- disse Pieretto. Con loro anche noi chiacchieriamo seduti sull'erba, a guardare le colline, le storie strane che sembrano normali.
Resto basita di quanto poco i genitori conoscano i figli, di quanto poco si conoscano fra loro le donne e gli uomini, che restano estranei, malgrado consumino qualche rapporto, di quanto poco si conosca la vita passata a bere o a sniffare o ad andare in giro, benché alcuni di loro, del gruppo debba studiare per fare gli esami.
Nel vagabondaggio sempre presente quel mestiere di vivere, quel senso complesso del soffocare. Ci sono in entrambi i libri le poesie di Pavese, prima che pubblicasse Lavorare stanca, ci sono i versi che hanno accompagnato le nostre giornate in cerca di luce. Nel libro Il diavolo sulle colline alla fine troviamo le febbri luminose, le tre poesie, in cerca della luce, nel 1928, e poi via via arriviamo a Verrà la morte e avrà i tuoi occhi del 1950, della primavera del 1950, di quell'anno in cui Pavese decide di finire quel "vizio assurdo" la sua inquietudine.
Ringrazio con infinita riconoscenza e commossa per la coincidenza veramente amorosa l' Edizioni Urban Apnea e L'Orma Editore per continuare un discorso mai interrotto di poesia e narrazione:
Ippolita Luzzo
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