Da Ettore Zanca:
"Quando viene emanata una regola da rispettare, c'è chi ubbidisce e chi, purtroppo la vede come qualcosa da aggirare o fraintendere".
Ecco, come diceva un mio professore di diritto.
Anche noi come Ettore e come il suo professore di diritto crediamo che avvenga così ogni qualvolta una regola sia emanata, una legge dello Stato venga promulgata.
Ognuno, a secondo di come ne veda beneficio, è pronto a farne quello che reputa più consono al suo sentire e al suo guadagno. Ed io credo che ognuno di noi si comporti a seconda di ciò che capisca. Quindi il nostro comportamento è la spia di ciò che noi intelligiamo: Intelligere, un verbo di difficile coniugazione - Dialogare, comprendersi, trovare nelle conversazioni punti di contatto è diventato un risultato presso che irraggiungibile in un'epoca come la nostra.
Indubbiamente crediamo che la maggior parte dei cittadini ubbidiscano, alcuni fin troppo tanto da diventare così zelanti da trasformarsi nel caso attuale in delatori, nel denunziare chi la regola non ottemperi, e ci saranno invece altri che troveranno il modo di aggirarla.
Nel momento che viviamo le regole emanate ci dovrebbero proteggere dall'infettarci di un virus insidioso, sono regole a nostro vantaggio, eppure eppure ci sono tante varianti nei comportamenti umani.
Mi auguro e ci auguriamo tutti di riuscire ad accettare le regole dopo averle capite. Se non si capiscono non si accetteranno.
Intanto conosciamo e leggiamo Ettore Zanca nei suoi libri e nel post di oggi:
Ettore Zanca:Visto che ha funzionato per spiegare la parte del decreto che riguardava chi correva, ci riproviamo con la nota del Viminale.
Il Viminale ha pubblicato una circolare nella quale interpreta e chiarisce le regole governative, concedendo una passeggiata nei pressi dell'abitazione a un genitore con un figlio, per poco. Si concede lo stesso diritto anche ad anziani e disabili bisognosi di accompagnamento. Come voi, ben sapete. Punto, punto e virgola, due punti.
L'italiano scrupoloso apprende la regola. La comunica in famiglia e fa un giretto col pargolo, lontano da tutti, stando attenti alle distanze e non allontanandosi. Dopo ritorna a casa e attende pazientemente la fine di questo momento tremendo.
L'italiano per cui queste "concessioni" non sono altro che finestre con vista sulla caciara in ordine:
Organizzerà tornei di calcetto condominiale con tutti i figli a disposizione, più quelli dei vicini, in più chiamerà per salsicciata clandestina pure il cognato che abita nell'altro quartiere che tanto "siamo stati tutti a casa, cosa può succedere?".
Uscirà col figlio, poi con l'altro figlio, poi uscirà la mamma con i figli invertiti, poi usciranno papà e mamma da soli, poi papà per buttare l'immondizia, poi mamma per fare la spesa, poi viceversa perché mamma per errore ha buttato l'arrosto e papà ha dimenticato le pesche sciroppate che non possono assolutamente mancare a casa (storia vera vista ieri, questa delle pesche). Poi torneranno a casa, faranno uscire a turno il cane e poi a turno il nonno che li maledirà fino alla settima generazione perché non vuole uscire.
Cercherà di capire se il figlio della dirimpettaia con cui ha avuto un'avventura gli somigli davvero, per un rapido procedimento di riconoscimento della paternità e conseguente diritto alla passeggiata.
Uscirà con la moglie incinta perché "tanto non è specificato quanto piccolo deve essere il figlio".
Uscirà con una donna con figli scelta a caso "perché di botto sento un forte desiderio di paternità".
Uscirà con diverse donne ma senza figli "perché sento forte il desiderio della paternità ma non ho ancora deciso con chi fare un figlio e ci vuole un approccio per scegliere e comunque il Viminale non specifica che se si se esce con figli, i figli debbano essere esistenti".
A Vimina', damme retta, speriamo bene. Quando vi siete avventurati al Governo con i runners ve ne siete pentiti. Perché la verità l'ha detta ieri un mio amico esponente delle forze dell'ordine.
"Quando viene emanata una regola da rispettare, c'è chi ubbidisce e chi, purtroppo la vede come qualcosa da aggirare o fraintendere".
Ecco, come diceva un mio professore di diritto, questa frase è da vergare in oro su tavola di marmo.
Ippolita Luzzo
Biografia di Ettore Zanca: Sono nato a Palermo il 18 settembre del 1971. Sono laureato in giurisprudenza e attualmente vivo a Colleferro, in provincia di Roma, sono sposato e ho un figlio di quattro anni. Sono consulente legale, ma ho la passione per la scrittura. Da un paio d’anni ho messo più dedizione in questa passione, iniziando a scrivere racconti di narrativa, sfociati in una raccolta attualmente in visione ad alcune case editrici, intitolata E vissero tutti feriti e contenti
Ettore Zanca:Palermo 1971- Scrive storie. Umanità varia e calcio, tra gli argomenti preferiti.
Blogger per Io Gioco Pulito, blog sportivo del Fatto Quotidiano. Col
Ha collaborato con: Cose da fare in Sicilia, Rosalio, Giornalettismo, L'Ora quotidiano, Chizzocute, Moonstudio, La valle dei templi, Calcio Extra time, Iovel, Ingresso libero, Informazione libera, Il Gazzettino di Sicilia e Live Sicilia.
Books
Ianieri Edizioni - E vissero tutti feriti e contenti, con prefazione di Enrico Ruggeri. Santa Muerte.
Montegrappa edizioni - Polvere. SipSEC - Meglio essere Peter Parker. Coppola Editore- collana Il pizzino della legalità - Zupì e gli infedeli, la favola di don Pino Puglisi e,insieme a Daniela Gambino, Vent’anni sulle stragi del 1992 - vincitore del premio speciale Gesti e parole per la legalità 2012. Cartacanta Edizioni - Zisa Football club - raccolta Si sente la voce.
Gemma edizioni - N1 vite - Stiamo arrivando. Urban Apnea edizioni - Oltre la linea bianca. La giostra della memoria
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